Risotto al peperone rosso, sgombro scottato e limone candito
“Piemonte e Sicilia. Due regioni geograficamente così distanti e così vicine, simili, nella cucina tradizionale, dove passione e storia usano un’unica lingua”. A parlare è Giampiero Vento, Chef Executive de La Civetta sul Comò, il ristorante di Tenuta Montemagno, dove i grandi piatti della tradizione Piemontese, incontrano i profumi e i colori della solare creatività Siciliana.
Ed è proprio a questa congiunzione che Giampiero si è ispirato per creare un piatto estivo unico. Un primo legato alla tradizione e agli ingredienti piemontesi, il risotto e il peperone rosso di Carmagnola, uniti ai profumi e ai sapori dell’area mediterranea: lo sgombro (un pesce azzurro presente in quantità nei nostri mari) e il limone.
Come per il piatto primaverile proposto su questo magazine, lo chef Vento ripropone le suggestioni della propria infanzia. “Nelle belle giornate di fine primavera e inizio estate” racconta Giampiero, “era facile incontrare agli angoli delle strade delle città (siamo in Sicilia), i “grigliatori”, quelle persone che con la loro griglia cuocevano il pesce (spesso era lo sgombro) acquistato poco prima al mercato o direttamente sulle banchine del porto.
Insieme a queste immagini torna anche il ricordo del profumo che questo pesce grigliato emanava fra le vie della città”.
l piatto creato da Giampiero, un risotto ai peperoni rossi, sgombro scottato e limone candito, vuole proprio riproporre i sentori e gli aromi di questi ricordi.
La preparazione
Il risotto si prepara come sempre iniziando dal soffritto, cucinato a fuoco dolce e dalla tostatura del riso, eseguita in un’altra padella. Una volta tostato, il riso si unisce al soffritto e si aggiunge un vino bianco dalle note acidule, già sfumato.
I peperoni rossi vengono grigliati per ammorbidirli e ottenere così una crema da unire al risotto verso metà cottura. Con questa aggiunta, il riso assumerà una colorazione rossastra e il profumo tipico del peperone grigliato, che riporta la memoria dei commensali all’estate.
Successivamente si aggiunge lo sgombro, un pesce azzurro ricco di omega 3 e omega 6, utilizzato anche come alimento per i bambini, che ha la caratteristica di essere un po’ grasso.
Per renderlo più elegante al palato e per ingentilirne il sapore forte e deciso, lo sgombro viene messo sotto sale per un po’ di tempo e scottato in padella.
L’ultimo tocco, quello forse più impegnativo dal punto di vista del tempo, è dedicato al limone, preferibilmente siciliano. Viene fatto bollire per dieci volte, rinnovando l’acqua a ogni passaggio. In questo modo si ottiene una pasta dalla quale è stata eliminata la nota amara tipica dell’agrume. La pasta viene messa in uno sciroppo di acqua e zucchero, fatta bollire per poco tempo per ottenere così il limone candito, da unire come ultima nota al risotto.
L’abbinamento col vino
Con questo piatto si può abbinare Solis Vis (il Timorasso in purezza di Tenuta Montemagno), ma anche TM BRUT 24 mesi, il metodo Classico piemontese ottenuto dalla vinificazione di uve barbera. Le note acidule tipiche della Barbera monferrina vengono enfatizzate dalla spumantizzazione e ingentilite dalla permanenza sui lieviti. La croccantezza delle bolle e il gusto secco riescono a mitigare la componente grassa dello sgombro e, allo stesso tempo, esaltare gli aromi del peperone rosso e il profumo dei limoni di Sicilia.
Dopo aver letto questa ricetta, come non prenotare un tavolo a La Civetta sul Comò? Il nostro Relais è pronto ad accogliervi nelle lunghe sere d’estate.
Se invece desiderate cimentarvi a comporre la ricetta dello Chef Vento e volete provare l’abbinamento con il metodo Classico TM BRUT24 mesi o con Solis Vis, li potete ordinare sul nostro shop on line.
Buon appetito!