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vendemmia 2023

La vendemmia Tenuta Montemagno 2023

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Natiat enologo insieme a Gianfranco Cordero di Tenuta Montemagno

Che questo sarebbe stato un anno particolare per la coltivazione e il raccolto delle uve 2023 lo si era già inteso dallo scorso 2022, ricordato come un anno difficile a causa dell’estrema siccità che ha compromesso una parte delle vigne, costringendo alcune case vinicole a intervenire sulle piante e a eseguire la ripiantumazione delle barbatelle per recuperare, negli anni futuri, ciò che la scarsità d’acqua ha provocato. Ma nonostante questi segnali d’attenzione, il 2023 è stato capace di sorprenderci ancora, per una decisa variabilità delle condizioni climatiche che hanno interessato le coltivazioni a partire dall’inverno e che si sono susseguite fino all’estate.

Facciamo il punto della situazione con Roberto Nantiat, l’enologo che con Gianfranco Cordero segue i lavori in Tenuta Montemagno, per comprendere l’andamento del 2023, con un focus sulla vendemmia appena conclusa e su come saranno i vini frutto di questa raccolta.

Vendemmia 2023

Le condizioni climatiche dell’estate 2023

“Questa è un’annata particolare,” esordisce Roberto, “ma lo potevamo già capire da come sono state primavera ed estate; da un periodo di siccità estremo siamo passati a una semi-risoluzione durante i mesi di giugno e inizio di luglio, per tornate a un’altra situazione di stress dovuto alle alte temperature raggiunte da inizio, fino a metà agosto”.

In questo periodo, per due settimane circa, il termometro ha segnato 40°/45° con valori medi notturni sempre al di sopra dei 30°. L’effetto sulle piante è stato il blocco della fotosintesi e quindi della maturazione dei grappoli.  Così il 22 di agosto, in anticipo al calendario tradizionale, è iniziata la raccolta del Sauvignon.

“Abbiamo deciso di realizzare una corsa contro il tempo per evitare che queste uve, molto sensibili alle condizioni climatiche, si bruciassero. Il Sauvignon, infatti, a causa del forte caldo può “scottarsi” e produrre delle ossidazioni che, a loro volta, potrebbero portare a una perdita di quegli aromi molto importanti per il varietale”.

raccolta uva

La vendemmia anticipata

La scelta di effettuare una vendemmia anticipata è stata dettata anche dalla volontà di mantenere una buona qualità dell’uva, a discapito dei volumi raccolti.

“A fine agosto abbiamo avuto tre giorni di pioggia abbondante”, prosegue Roberto. “Questo ha ripristinato gli equilibri idrici delle piante. Gli acini hanno ripreso a ingrossarsi, le maturazioni hanno ripreso il loro corso, e la vegetazione riacquisiva quindi anche il colore naturale del periodo; da un verde dalla luminosità piuttosto spenta si è tornati ad avere un bel verde scuro, segnale che indicava la ripresa della fotosintesi”.

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Vendemmia 2023

Da quel momento in avanti è ripresa la raccolta, prima con le uve Barbera per la vinificazione del TM Brut e quindi col Syrah, utilizzato per l’etichetta Violae (blend di Syrah e Barbera). La vinificazione del Syrah si propone con un colore particolarmente carico, una struttura interessante e, quindi, una buona concentrazione.

Nel corso del mese di settembre la vendemmia è proseguita con il Timorasso, giunto a perfetta maturazione proprio grazie alle abbondanti piogge di fine agosto, utilizzato per Solis Vis, e Nymphae.

“Ora (metà settembre, ndr), stiamo raccogliendo le uve Barbera, destinate alla vinificazione dei rossi Austerum a Mysterium, che stanno offrendo la qualità di sempre con una maggiore morbidezza e freschezza. Prossimamente proseguiremo con le uve Ruchè per Nobilis, mentre la raccolta per Invictus, il Ruché realizzato con vendemmia tardiva, avrà luogo a due settimane di distanza”.

Tirando le somme della vendemmia 2023 di Tenuta Montemagno, possiamo quindi affermare che si caratterizza per volumi ridotti, una buona qualità dei grappoli raccolti e degli ottimi presupposti per la vinificazione. 

risotto ai peperoni

Risotto al peperone rosso, sgombro scottato e limone candito

“Piemonte e Sicilia. Due regioni geograficamente così distanti e così vicine, simili, nella cucina tradizionale, dove passione e storia usano un’unica lingua”. A parlare è Giampiero Vento, Chef Executive de La Civetta sul Comò, il ristorante di Tenuta Montemagno, dove i grandi piatti della tradizione Piemontese, incontrano i profumi e i colori della solare creatività Siciliana.

Ed è proprio a questa congiunzione che Giampiero si è ispirato per creare un piatto estivo unico. Un primo legato alla tradizione e agli ingredienti piemontesi, il risotto e il peperone rosso di Carmagnola, uniti ai profumi e ai sapori dell’area mediterranea: lo sgombro (un pesce azzurro presente in quantità nei nostri mari) e il limone.

Come per il piatto primaverile proposto su questo magazine, lo chef Vento ripropone le suggestioni della propria infanzia. “Nelle belle giornate di fine primavera e inizio estate” racconta Giampiero, “era facile incontrare agli angoli delle strade delle città (siamo in Sicilia), i “grigliatori”, quelle persone che con la loro griglia cuocevano il pesce (spesso era lo sgombro) acquistato poco prima al mercato o direttamente sulle banchine del porto.

peperoni rossi

Insieme a queste immagini torna anche il ricordo del profumo che questo pesce grigliato emanava fra le vie della città”.

l piatto creato da Giampiero, un risotto ai peperoni rossi, sgombro scottato e limone candito, vuole proprio riproporre i sentori e gli aromi di questi ricordi.

La preparazione

Il risotto si prepara come sempre iniziando dal soffritto, cucinato a fuoco dolce e dalla tostatura del riso, eseguita in un’altra padella. Una volta tostato, il riso si unisce al soffritto e si aggiunge un vino bianco dalle note acidule, già sfumato.

I peperoni rossi vengono grigliati per ammorbidirli e ottenere così una crema da unire al risotto verso metà cottura. Con questa aggiunta, il riso assumerà una colorazione rossastra e il profumo tipico del peperone grigliato, che riporta la memoria dei commensali all’estate.

Successivamente si aggiunge lo sgombro, un pesce azzurro ricco di omega 3 e omega 6, utilizzato anche come alimento per i bambini, che ha la caratteristica di essere un po’ grasso. 

Per renderlo più elegante al palato e per ingentilirne il sapore forte e deciso, lo sgombro viene messo sotto sale per un po’ di tempo e scottato in padella.

L’ultimo tocco, quello forse più impegnativo dal punto di vista del tempo, è dedicato al limone, preferibilmente siciliano. Viene fatto bollire per dieci volte, rinnovando l’acqua a ogni passaggio. In questo modo si ottiene una pasta dalla quale è stata eliminata la nota amara tipica dell’agrume. La pasta viene messa in uno sciroppo di acqua e zucchero, fatta bollire per poco tempo per ottenere così il limone candito, da unire come ultima nota al risotto.

L’abbinamento col vino

Con questo piatto si può abbinare Solis Vis (il Timorasso in purezza di Tenuta Montemagno), ma anche TM BRUT 24 mesi, il metodo Classico piemontese ottenuto dalla vinificazione di uve barbera. Le note acidule tipiche della Barbera monferrina vengono enfatizzate dalla spumantizzazione e ingentilite dalla permanenza sui lieviti. La croccantezza delle bolle e il gusto secco riescono a mitigare la componente grassa dello sgombro e, allo stesso tempo, esaltare gli aromi del peperone rosso e il profumo dei limoni di Sicilia.

Dopo aver letto questa ricetta, come non prenotare un tavolo a La Civetta sul Comò? Il nostro Relais è pronto ad accogliervi nelle lunghe sere d’estate.

TM Brut24 e Solis Vis

Se invece desiderate cimentarvi a comporre la ricetta dello Chef Vento e volete provare l’abbinamento con il metodo Classico TM BRUT24 mesi o con Solis Vis, li potete ordinare sul nostro shop on line.

Buon appetito!

TMM relais estate

Bianchi, freschi, fermi, le etichette di Tenuta Montemagno per l’estate

Estate è sinonimo di giornate lunghe, soleggiate, serate trascorse con gli amici e aperitivi per trascorrere momenti in piacevole compagnia…anche di un buon calice di vino, meglio se bianco, fresco e dall’ampio bouquet di aromi.

Il connubio “bella stagione, calice di bianco fresco” segna, da sempre, i momenti più spensierati e conviviali.

I vini bianchi hanno il dono di saper mitigare la calura estiva grazie alla loro freschezza, all’aromaticità e, in alcuni casi, alla spiccata mineralità capace di rendere estremamente piacevole la beva.

In una terra di importanti rossi (Ruché, Barbera, Grignolino), spiccano le numerose varietà dei bianchi Tenuta Montemagno, in grado di deliziare i sensi con le loro note fruttate, aromatiche e sapide, alla scoperta di infinite possibilità di esperienze e di abbinamenti. 

Nypmhae, blend di uve Sauvignon e Timorasso coltivate nelle vigne della Tenuta con esposizione sud/sud ovest. Il connubio di queste uve dà vita a un vino esclusivo per ricchezza di sensazioni al palato e al naso (caratteristiche del vitigno Sauvignon), con una importante mineralità data dal suolo ricco di sodio, magnesio e potassio, tipica delle uve Timorasso. 

Questo Sauvignon regala intense note di agrumi e frutta esotica, dove spicca in particolare il frutto della passione, mentre il Timorasso emana delicate note minerali e di pietra focaia, un vino bianco intenso, complesso e molto piacevole.

La sua struttura, complessa e decisa, lo rende un vino con una buona capacità di affinamento, molto versatile negli abbinamenti, tanto da essere un grande classico per un aperitivo strutturato e per i brunch domenicali.

Musae, è frutto di uve Sauvignon Blanc e Sauvignon Gris (mutazione del Sauvignon Blanc caratterizzato dalla bacca rosata), vinificate in purezza. Questa etichetta si distingue per le ampie note aromatiche e la persistenza gustativa. Siamo di fronte a un vino morbido e deciso al palato. Elegante e dalla piacevole freschezza, si distingue per la grande intensità di aromi, troviamo molti agrumi ma anche fiori d’acacia e miele, sapido e di grande persistenza ed intensità.

Con l’avvicinarsi dell’estate è il vino perfetto, servito a una temperatura di 10°-12°, per accompagnare gli aperitivi più semplici e i piatti a base di pesce, anche crudo.

Solis Vis è il bianco piemontese, ottenuto da uve Timorasso, capace di trasmettere sensazioni ed emozioni che nulla hanno da invidiare a quelle dei più pregiati vini a bacca rossa, anche per la longevità che può raggiungere, possiamo definirlo un vino bianco con l’anima di un grande rosso. Solis Vis è un’etichetta particolare, regala intense note minerali il delicato profumo della pera appena tagliata ed una sapidità ed intensità uniche, la sua persistenza è veramente sorprendente, questo bianco è in grado di raggiungere importanti gradazioni e di accompagnare le portate caratterizzate da una forte personalità: dai formaggi stagionati e saporiti tipici della produzione piemontese, al baccalà, crostacei, molluschi fino alle scaloppe di foie gras e al pollame speziato, senza dimenticare il tradizionale vitello tonnato, ricetta tipica del territorio.

Nymphae, Musae, Solis Vis di Tenuta Montemagno sono i compagni perfetti per lasciarsi trasportare in un’esperienza indimenticabile, dalle infinite sfumature aromatiche e dalla inebriante freschezza che solo i bianchi nati in una terra di importanti rossi, sanno regalare.

Per degustare abbinamenti inediti, o i classici della cucina monferrina, con le nostre etichette estive, vieni a trovarci alla Civetta sul Comò, o acquista direttamente le nostre etichette per abbinarle alle tue ricette.

Tutti i vini Tenuta Montemagno sono disponibili nel nostro shop online.

Carciofo confit

Carciofo confìt su crema di cavolfiore arrosto, spuma di parmigiano vacca rossa e limone candito

La cucina del ristorante di Tenuta Montemagno, La Civetta sul Comò, è guidata dallo Chef Executive Giampiero Vento che propone un menù composto da piatti ottenuti coniugando la grande tradizione Piemontese con un pizzico di creatività e innovazione.

Per la ricetta d’inizio primavera, il carciofo confìt su crema di cavolfiore arrosto, spuma di parmigiano vacca rossa e limone candito, lo Chef Vento ha selezionato un prodotto stagionale tipico di un territorio che dista pochi chilometri dal Monferrato: il carciofo spinoso di Albenga

Nella preparazione di questo piatto, Vento ha aggiunto un ingrediente fondamentale, per lui, in cucina: la memoria, il richiamo dei ricordi dei piatti di casa, con gli aromi e i gusti della buona cucina casalinga, delle grigliate con gli amici…insomma tutto quel bagaglio di sensazioni ed emozioni estremamente piacevoli che si desidera replicare nelle proprie preparazioni per donarle, con nuova eleganza e interpretazione, al palato degli ospiti.

carciofi

Questo piatto d’antipasto ha come protagonista principale, come detto, il carciofo, un ortaggio che si può abbinare molto bene per accompagnare primi piatti, pesce e carne, ma che lo chef ha voluto rendere qui il soggetto principale del piatto.

Il primo passaggio verso la preparazione confit è marinare il carciofo in olio, aglio e aromi in abbondanza. Successivamente viene cotto a vapore per un’ora a 70° circa, per evitare una cottura troppo aggressiva e per mantenere una buona consistenza del carciofo. Il passaggio al cannello per bruciare dolcemente il nostro “protagonista” inizia ad aggiungere quei sapori legati ai ricordi come il profumo di griglia e di carbonella.

Unitamente al carciofo si bruciano anche alcune erbe, prima fra tutte il rosmarino che darà un tocco particolare ai profumi del piatto finale.

Si passa quindi a dare i primi tocchi di eleganza al piatto attraverso la spuma di parmigiano di vacca rossa, bovino tipico della zona di Reggio Emilia, invecchiato per 36 mesi. Ulteriori ingredienti che donano uno stile unico e personale al piatto sono la buccia di limone caramellata, dalle note agri e dolci allo stesso tempo per contrastare l’amaro del carciofo. Il completamento del piatto è reso con una crema di cavolfiore preventivamente arrostito che aggiunge l’ultimo tocco di eleganza a questo antipasto che sta riscuotendo un grande successo presso gli ospiti del relais.

Il vino da abbinare a questo piatto è, secondo i nostri sommelier, un bianco deciso e potente. Raccomandiamo quindi il Timorasso in purezza di Tenuta Montemagno Solis Vis. Un bianco strutturato, in grado di sostenere portate tipicamente accompagnate dai grandi vini rossi.

È possibile acquistare Solis Vis dal nostro shop online. Così chi desidera cimentarsi con questa preparazione potrà completare l’esperienza grazie anche al Timorasso in purezza. Saremo invece ben lieti di accogliere chi vorrà degustare piatto e vino direttamente in Tenuta, contattandoci alla reception per prenotare un soggiorno di gusto nel Monferrato.

Solis Vis
Tenuta Montemagno in tour a Praga con Barolo & Friends

17 gennaio 2023, Praga: inizia il tour internazionale di Tenuta Montemagno

Il consorzio di promozione I Vini del Piemonte conferma la tappa in Est Europa per promuovere le eccellenze piemontesi ad affacciarsi su nuovi e importanti mercati. Martedì 17 gennaio 2023 si terrà la seconda edizione di Barolo & Friends Event a Praga, presso l’Eurostars Thalia Hotel.

Tenuta Montemagno in tour a Praga con Barolo & Friends

L’iniziativa sarà rivolta esclusivamente agli operatori trade: importatori, distributori, sommelier, Ho.Re.Ca e giornalisti. Un’occasione importante per consolidare le posizioni di mercato delle nostre cantine, in quanto il vino italiano risulta al primo posto tra i prodotti importati, con una domanda negli ultimi 5 anni cresciuta in valore di quasi il 20%, toccando 215 milioni di euro.

Tenuta Montemagno sarà presente a questo appuntamento, portando in degustazione:

  • TM Brut 24 mesi – metodo classico piemontese ottenuto vinificando uve Barbera
  • Mysterium – rosso d’eccellenza da uve Barbera d’Asti Superiore
  • Solis Vis – bianco da uve Timorasso in purezza
  • Invictus – rosso da uve Ruchè di vendemmia tardiva
Tenuta Montemagno brindisi

Tenuta Montemagno in tour con Simply Italian Great Wines

Continua nel nord Europa (Norvegia e Regno Unito) il tour Simply Italian Great Wines, organizzato da IEM – International Exhibition Management, destinato a presentare i migliori vini italiani a un pubblico estero di professionisti del settore vinicolo.

Tenuta Montemagno partecipa a questo evento itinerante con una selezione dei suoi vini, scelti per rappresentare al meglio la cantina e il territorio di appartenenza.

TM Brut 24 mesi – metodo classico piemontese ottenuto vinificando uve Barbera

Violae – blend rosso realizzato con uve Barbera e Syrah

Nymphae – blend bianco ottenuto da uve Timorasso e Sauvignon

Solis Vis – bianco da uve Timorasso in purezza

Invictus – rosso da uve Ruchè di vendemmia tardiva

Mysterium – rosso d’eccellenza da uve Barbera d’Asti Superiore

Oslo

OSLO

Il 21 settembre saremo insieme a I Vini del Piemonte, all’Oslo Scene di Oslo, in Norvegia. 

Questa manifestazione segue il successo della precedente edizione, nel corso della quale si è avuta la dimostrazione di come il pubblico Norvegese apprezzi particolarmente i vini Piemontesi.

Il Piemonte è infatti al secondo posto tra le regioni italiane per l’esportazione di vini rossi in Norvegia, non solo per volumi, ma anche per valore, tanto da conquistarsi il titolo di una delle prime regioni vinicole al mondo per le esportazioni di vino rosso in bottiglia.

Tenuta Montemagno sarà presente per il walk around wine tasting con un tavolo di degustazione e una MasterClass dedicata a Mysterium 2017.

LONDRA

Dopo Oslo, sempre nell’ambito dell’evento Simply Italian Great Wines, saremo presenti il 3 ottobre, a Londra, in Inghilterra.

La sede di questo evento, giunto alla sua quinta edizione, è l’ONE GREAT GEORGE STREET, una location classica di grande eleganza, di stile tipicamente anglosassone. I vini Italiani sono da tempo apprezzati nel mercato Inglese; questo appuntamento ha lo scopo di rinnovare la nostra attenzione a un pubblico di professionisti, presentando le novità più recenti o interessanti della produzione enologica territoriale.

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Anche a Londra proporremo la selezione di etichette in scena a Oslo, attraverso la tradizionale formula walk around wine tasting e con la MasterClass Mysterium 2017.

Prosegue così con queste due tappe il viaggio che porta i vini della nostra cantina in giro per l’Europa e, preso in Asia. A fine agosto siamo stati a Tallin ed Helsinki; a settembre saremo a Oslo e Londra; a novembre saremo a Tokyo, nel Paese del Sol Levante. Appuntamenti importanti per far conoscere i nostri prodotti a somelier e importatori che desiderano conoscere, e far conoscere, le eccellenze del nostro Paese e del nostro territorio per il loro pubblico locale.

Tenuta Montemagno vite

I lavori in vigna e in cantina: la primavera

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Nantiat, enologo di Tenuta Montemagno

Degustare un buon vino è l’atto conclusivo di una sublime storia d’amore. Una storia che unisce l’uomo e la natura, la passione per la coltivazione delle vigne e l’accettazione di questa attenzione da parte della natura. Ma quanto lavoro c’è dietro un calice di vino? Si tratta di un lavoro che dura mesi, a volte anni se consideriamo il tempo necessario a ottenere vini invecchiati 3, 4, 5 anni e più.

calici vino

Scopriamo insieme quindi il lavoro che i tecnici enologi eseguono in Tenuta Montemagno nel corso delle stagioni affinché le viti, nel loro percorso di sviluppo e crescita, raggiungano le condizioni ottimali per produrre i grappoli dai quali si otterrà il buon vino da degustare.

Iniziamo questo percorso conoscitivo parlando della primavera. Una stagione importante e, a volte, critica, in quanto soggetta a sbalzi consistenti di temperatura (a volte col ritorno delle gelate), e periodi anche lunghi di siccità come è successo quest’anno nei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile.

Senza l’acqua le piante rallentano la loro crescita, così in questo periodo i tecnici di Tenuta Montemagno hanno mantenuto alta l’attenzione a cogliere eventuali segni di sofferenza delle viti che, fortunatamente, non sono apparsi, segno di una coltivazione in condizioni di salute ottimali.

Maggio ha visto il ritorno della pioggia che ha portato nuova energia per la crescita dei germogli. Nell’attesa dell’arrivo della pioggia, fra aprile e i primi di maggio si è dato corso alla trinciatura e sfalciatura, cioè alla pulizia del terreno dall’erba. Un’operazione che favorisce un migliore assorbimento dell’acqua piovana ed elimina la competizione idrica tra la vite e l’erba. Queste operazioni sono eseguite esclusivamente con l’uso di attrezzi meccanici e senza chimica.

Fra maggio e giugno è stata eseguita una potatura verde, precisamente la spollonatura e la scacchiatura, con la rimozione dei germogli in eccesso. Questa operazione, ben calibrata, consente di equilibrare e favorire la ventilazione all’interno della massa fogliare, con il conseguente beneficio di ridurre la suscettibilità alle malattie fungine e aumentare la capacità di assorbimento dei raggi solari.

A partire da Marzo, con la ripresa vegetativa della vite, la vigna richiede un’attenta gestione della crescita e delle operazioni da effettuare, al fine di garantire il migliore equilibrio vegeto-produttivo e poter quindi arrivare in vendemmia con un prodotto di qualità.

cantine

Altrettanto si può dire per l’impegno richiesto nella gestione dei lavori di cantina. Per quanto riguarda i bianchi fermi di Tenuta Montemagno (Musae, Nymphae e Solis Vis), successivamente alle avvenute fermentazioni alcoliche, i vini sono stati mantenuti a contatto con i lieviti (affinamento sur lies) per circa sei mesi e imbottigliati all’inizio della primavera.

A seguire sono stati imbottigliati lo speziato e fresco Ruber (Grignolino) ed il morbido e intenso Violae (Monferrato rosso). Nel mese di Marzo è stato effettuato il tiraggio della Barbera vinificata in bianco, per produrre lo Spumante TM Brut. A questa operazione è seguito un mese circa di rifermentazione e rimarrà per i prossimi 24 e 36 mesi in affinamento sui lieviti.

I vini ancora presenti in cantina rimangono in affinamento, chi in vasca di acciaio (Austerum, Nobilis, Invictus) e chi in legno (Mysterium), in attesa del perfetto momento per essere messi in bottiglia.

Tanto il lavoro da svolgere in primavera e tanto è l’amore che doniamo per produrre vini nelle condizioni migliori per raggiungere le tavole di degustazione di tutto il mondo.

Timorasso Solis Vis Tenuta Montemagno

Parlano di noi: Lavinium

In questo articolo, Andrea Li Calzi racconta la sua degustazione di Solis Vis, il nostro Timorasso in purezza, uno dei vitigni autoctoni della nostra cantina e uno dei vini più rappresentativi della nostra produzione. Grazie ad Andrea per la sua gentile recensione e buona lettura ai nostri seguaci e appassionati di vino.

Tenuta Montemagno

Una scommessa in tutto e per tutto quella di Tenuta Montemagno: puntare sulla cultivar per eccellenza delle colline tortonesi, sua maestà timorasso, a mio avviso tra i cinque vitigni a bacca bianca più interessanti e longevi dello stivale. La Cantina, dopo varie sperimentazioni condotte dall’enologo Gianfranco Cordero, è riuscita ad acquisire la giusta consapevolezza.

Solis Vis 2020 è in linea col progetto aziendale denominato “Oltre il Bio”. La scheda aziendale mostra valori in cui la presenza di anidride solforosa totale nel vino è pari a 82 mg/l. Paglierino algido, stampo nordico, riflessi che richiamano le vivaci tonalità dell’erba verde; mostra buon estratto, lacrime che precipitano lentamente.


Leggi l’articolo di Andrea Li Calzi dedicato a Solis Vis.https://www.lavinium.it/vino_nel_bicchiere/monferrato-bianco-solis-vis-2020-tenuta-montemagno/

Timorasso TMM

SOLIS VIS: la forza del sole del Timorasso

L’idea di battezzare i vini di propria produzione con nomi latini nasce in Tiziano Barea, proprietario di Tenuta Montemagno, dal desiderio di rimarcarne l’identità, la storia, la tradizione ma soprattutto, di connotarne la  grande forza evocativa.

Il Timorasso, già di per sé  affascinante per la sua storia, la sua tipicità e il suo carattere, diventa tra i bianchi di Tenuta Montemagno, quello che meglio rappresenta la Forza del Sole – Solis Vis:

Solis Vis TMM
  • Per il suo colore – giallo paglierino con riflessi dorati e note verdine
  • Per la sua forza espressiva
  • Per la sua identità unica

Diventa quindi, il bianco tra i bianchi.

In questa parte del Monferrato, a Montemagno, formato da colline dolci caratterizzate da marne, ad un’altitudine di 260 mt slm, il Timorasso trova un terreno fertile e adatto alla coltivazione anche per l’alto contenuto minerale e salino, eredità della presenza del mare di milioni di anni fa. 

L’esposizione dei vigneti sud/sud-ovest, l’allevamento a guyot, la limitata resa per ettaro, la lavorazione manuale e i trattamenti nel rispetto dell’ambiente, ne garantiscono la qualità in vigna. 

In cantina, il processo produttivo prevede la vinificazione in bianco, con pressatura soffice delle uve e successiva fermentazione in inox, dove il vino matura sui lieviti per qualche mese. Dopo l’imbottigliamento, il Solis Vis affina in bottiglia per qualche tempo.

Il Solis Vis è un vino di carattere, identitario e fuori dal coro dei bianchi, per le marcate note minerali, per la struttura e il corpo, per la persistenza.

L’annata che abbiamo disponibile è la 2020: che sorpresa e che fascino!

La vendemmia si è aperta all’inizio di settembre con circa una settimana di anticipo rispetto alla media storica. I valori delle gradazioni zuccherine ed i livelli di acidità si sono rivelati mediamente più contenuti rispetto al passato, ma si sono mantenuti stabili nella vinificazione garantendo così un estremo equilibrio tra le due componenti, risultato fondamentale per questa tipologia di vino.

Vigna Timorasso

Il Solis Vis 2020 si presenta al naso con note floreali, di miele e di biancospino ampie che, poco per volta, evolvono e lasciano spazio alla mineralità tipica del Timorasso, con il sentore di pietra focaia  che meglio lo identifica. 

In bocca mantiene freschezza e sapidità, ben bilanciate dall’acidità moderata. Al palato è piacevole, persistente e ricco, lasciando percepire tutte le note gustative tipiche dell’uva.

Il metodo produttivo TM, ne garantisce il basso contenuto di solfiti che è di 89 mg/lt.

Questa è l’interpretazione che Tenuta Montemagno da’ del Timorasso: il vitigno autoctono che è cosi unico da essere definito il Barolo dei bianchi, cosi autentico da non scendere a compromessi con la propria identità.

È contemporaneo, innovativo e, soprattutto, internazionale.

Solis Vis è un vino win/win. sempre.

vigneto Solis Vis

Solis Vis, il bianco piemontese con il carattere di un grande rosso

Nella terra famosa per dare i natali a grandi vini rossi, ecco che le uve di Timorasso si sono ricavate un posto, di rilievo, al sole. 

Sarà per la natura del terreno argilloso calcareo, per l’esposizione ottimale delle colline monferrine su cui sono state messe a dimora le viti, per la maestria con cui avviene la lavorazione in cantina, il Solis Vis (letteralmente la Forza del Sole) è capace di trasmettere sensazioni ed emozioni che nulla hanno da invidiare a quelle dei più pregiati vini a bacca rossa.

TMM Solis Vis

Il Timorasso è dunque un vino bianco particolare, capace di raggiungere importanti gradazioni e di accompagnare le portate caratterizzate da una forte personalità: dai formaggi stagionati e saporiti tipici della produzione piemontese, al baccalà, crostacei, molluschi fino alle scaloppe di foie gras e al pollame speziato.

Le caratteristiche organolettiche del nostro Solis Vis sono la perfetta sintesi della grande struttura data dal terreno di cui trattiene la spiccata mineralità e l’importante acidità, con l’ottima esposizione a Sud – Sud Ovest che contribuisce a generare ed enfatizzare la componente aromatica così complessa e ampia. Il lungo affinamento in cantina completa l’opera della natura e porta nel calice una grande eleganza e freschezza, oltre a una inaspettata longevità per un vino bianco.

Anche per questa sua peculiare capacità di migliorare con il trascorrere degli anni, il Timorasso è “il bianco che più assomiglia a un vino rosso”.

Il Timorasso “Solis Vis” di Tenuta Montemagno, grazie al lavoro in vigna curato dal nostro agronomo Maurizio Cerrato e in cantina da Gianfranco Cordero, riceve, anno dopo anno, riconoscimenti nazionali e internazionali sempre più importanti.  L’apprezzamento per le caratteristiche tipiche di questa etichetta, è la riprova che l’impegno nel voler riportare sulle  colline del Monferrato questa uva che stava scomparendo e che non è  affatto semplice da coltivare, incontra i favori della critica e, soprattutto, degli appassionati. 

Un pubblico che, spesso, scopre questo bianco grazie alla sua ecletticità negli abbinamenti con i piatti, matrimoni del gusto non scontati e sorprendenti.

Al ristorante “La civetta sul comò”, situato nella sala della Torre di Tenuta Montemagno, si potranno gustare portate ideate per valorizzare al meglio la nostra produzione enoica e regalare così una vera e propria immersione nei sapori e nei profumi del Monferrato.

Tra gli abbinamenti più particolari proposti dal nostro Executive Chef Giampiero Vento, troviamo, tra le entrée la Palamita in carpione, salsa verde e croccante salato alle mandorle. Un pesce azzurro, tipico del “Mare Nostrum”, ricchissimo di Omega 3, caratterizzato da una carne molto gustosa e compatta, ammorbidita dalla carpionatura ed esaltata dal profumo delle mandorle.

La mineralità tipica del Solis Vis, esalta questo connubio di sapori, mentre la sua grande struttura valorizza la lavorazione in carpione di questo pesce di mare.

Un altro abbinamento, sicuramente più classico e sempre apprezzato, è con il vitello tonnato reinterpretato in chiave contemporanea dal nostro Chef

vitello tonnato

Passando ai primi piatti, la proposta di abbinamento trova l’ideale connubio con una portata complessa ed equilibrata che porta, ancora una volta, gli ingredienti del nostro assolato Sud, sulla tavola piemontese: Spaghetti del “pastificio Di Martino” con pomodoro arrosto, Gambero Mazarese e crema di bufala. I profumi, l’eleganza e la struttura decisa del nostro Timorasso valorizzano ogni singolo ingrediente, esaltandone la persistenza al palato e predisponendo l’ospite all’assaggio successivo.

baccalà

Con l’avvicinarsi dell’estate, non possiamo che concludere il nostro percorso del gusto, con un piatto che subito ci riporta alla mente i profumi del mare, il calore del sole, le spiagge assolate della nostra bella Italia. Ecco servito il Trancio di baccalà in olio cottura, agli agrumi e peperone in agrodolce… Un tuffo nei colori e nei sapori della nostra penisola, il cui vessillo veste, in questa occasione, i colori del giallo paglierino delle uve del Timorasso e del verde brillante della ceralacca che connota l’etichetta del Solis Vis.

Solis Vis, Monferrato Bianco D.O.C., con uve Timorasso in purezza, un bianco che pare un grande rosso.