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TM Brut 24

TM BRUT un metodo Classico intrigante per la tavola di Natale

Siamo in Piemonte, nel cuore del Monferrato, terra di potenti e austeri vini rossi, di sapidi, longevi e aromatici bianchi e di…bollicine.

Ogni cantina ha la propria interpretazione per i calici delle feste; chi sceglie la via del metodo Charmat per ottenere bollicine più fresche e dall’approccio più semplice e chi, come noi, persegue la strada del metodo Classico, conscio di offrire un prodotto capace di reggere anche i pranzi di Natale o i cenoni di Capodanno più complessi e articolati.

Due scuole di pensiero che trovano nella modalità in cui si compie la seconda fermentazione, la differenza più importante, che determina il carattere delle etichette. 

Con il metodo Charmat la seconda fermentazione avviene in autoclavi di acciaio a temperatura e pressione costante, mentre la spumantizzazione, nel metodo Classico, avviene in bottiglia…e da qui ha inizio quella meravigliosa favola, che vede nella più famosa terminologia francese, una serie di fasi di produzione compiute rigorosamente a mano nelle nostre cantine della Tenuta Montemagno: remuage, degorgement, dosage… 

Anche il nostro TM Brut ottenuto da uve Barbera rispetta il rigoroso disciplinare ereditato dai cugini d’Oltralpe, per ottenere bollicine che vantano una permanenza sui lieviti di 24, 36 o 40 mesi per giungere ai nostri calici con un vino strutturato, complesso, dai sentori di lievito e crosta di pane, frutta matura, petali di rosa, polpa di pesche e albicocche appena colte ma anche di prugna selvatica e ribes per le etichette dal lungo affinamento.

Il colore è unico: tutte le sfumature del rame e del bronzo sono animate da bollicine fini, molto persistenti e croccanti che predispongono il palato ai tannini e alla mineralità tipici del vitigno di provenienza, la Barbera d’Asti.

Un vino intrigante, appunto. 

Una bollicina capace di attrarre e coinvolgere, avvincente e appassionante alla beva, affascinante nelle mille sfumature che si liberano al naso e stuzzicante per la persistenza e la capacità di “pulire” il palato.

TM Brut, metodo Classico da uve Barbera ha un carattere un po’ austero, come la terra da cui proviene e che eredita dalle uve ottenute da un’attenta e scrupolosa selezione già in vigna, raccolte al giusto momento di maturazione (con una vendemmia precoce) per mantenere le caratteristiche tipiche del vitigno (tannicità, mineralità e complessità aromatica), ammorbidite e rese estremamente piacevoli al palato dalle fasi di spumantizzazione e affinamento sui lieviti.

TM Brut 24

Un metodo Classico pensato dagli enologi di Tenuta Montemagno per valorizzare la cucina del territorio, capace di coniugare eleganza e raffinatezza nelle interpretazioni più moderne, con la sontuosità e la ricchezza dei piatti tipici del Monferrato. Basti pensare ai ricchi antipasti, agli agnolotti in sugo di brasato o alle portate a base di carne dalle lunghe cotture.

Al ristorante la Civetta sul Comò, magistralmente orchestrato dall’Executive Chef Giampiero Vento, proponiamo diversi menù capaci di far apprezzare al meglio le nostre etichette e di creare dei veri propri viaggi enogastronomici alla scoperta di arditi abbinamenti con le bollicine che aprono la degustazione e ci accompagnano sino ai dessert.

Per i puristi un vero orrore pensare a un Brut da accostare alla dolce chiusura di un pranzo o di una cena, se non fosse che in Tenuta Montemagno, non sempre il “dessert” è semplicemente sinonimo di “dolce”… basti pensare, e degustare, la panna cotta ai funghi porcini, tartufo e scaglie di grana con olio di foglia di vite che viene proposta nel periodo autunnale, come omaggio alle preziose materie prime che questa colorata e profumata stagione offre.

L’abbinamento ideale? Con il TM Brut 36 mesi oppure con l’autoctono per eccellenza: il Ruchè di Castagnole Monferrato. A voi la scelta!

Invictus

Invictus, un Ruchè di appassimento

Parlare di Ruchè, in Monferrato, significa raccontare la storia affascinante di un vitigno autoctono, di un’etimologia incerta e di un prelato che, a partire dagli anni ’60 dello scorso millennio, credette in questa uva ormai dimenticata. Come tutti gli uomini di Fede, Don Giacomo Cauda in Castagnole Monferrato, era dotato, oltre che di una grande spiritualità, anche di ottima caparbietà e di visione. Grazie a lui e alla sua intuizione, il Ruchè riconquistò un ruolo di primaria importanza nel panorama delle Denominazioni autoctone del Monferrato.

Cenni storici

Due le date riportate nei libri di storia: 1987, anno in cui ottenne la D.O.C. e 2010 anno in cui fu attribuita al Ruchè la D.O.C.G. Da allora la crescita è costante, al pari della qualità e dell’apprezzamento del mercato.

Ma, anche nel vino, la qualità fa spesso rima con innovazione e sperimentazione. Due termini, che caratterizzano la cifra stilistica delle nostre etichette, basti pensare al TM Brut, le prime bollicine metodo Classico ottenute da uve Barbera.

Così anche per il vino autoctono per eccellenza come il Ruchè di Castagnole Monferrato, abbiamo osato sperimentare con l’etichetta Invictus.

Un vitigno autoctono unico

Già il Ruchè Nobilis si caratterizza per la classica morbidezza e aromaticità tipiche del vitigno, ma il bouquet aromatico e la struttura di questo vitigno possono dare di più. Ne erano convinti l’enologo, l’agronomo e la proprietà rappresentata da Tiziano Barea che, con tanta passione, promuove l’innovazione sulla strada della tradizione.

Ma come?

Vigneto Ruchè Tenuta Montemagno

Tante le strade, lavorare in cantina, durante l’affinamento in bottiglia, oppure… ispirarsi ai contadini e ascoltare la terra, la vite. Nasce l’intuizione di assecondare la vendemmia tardiva per una parte dei filari, quelli meglio esposti (Sud Ovest / Ovest), in cui l’umidità è minima, l’escursione termica significativa e la ventilazione ideale; tutto questo per essere sicuri, per quanto lo si possa essere parlando di un lavoro che viene svolto in vigna e non potendo governare il meteo, che l’uva che si andrà a raccogliere tra fine settembre e inizio ottobre, sarà in buona salute.

La raccolta delle uve atte a divenire Invictus avviene dopo la vendemmia del Ruchè Nobilis; vengono lasciati solo i 3 grappoli migliori per ogni pianta con il taglio del tralcio che li regge, per interrompere il vaso linfatico e far sì che i grappoli appassiscano senza che la pianta possa riprendersi ciò che di prezioso ha donato.

E dopo tanta attesa, i grappoli vengono raccolti rigorosamente a mano, posati in piccole casse e subito portati in cantina per le lavorazioni che doneranno nerbo, struttura ed eleganza alle uve appassite in vigna.

Dopo l’accurata selezione in vigna, nasce Invictus, il nostro Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG appassito in vigna. Si caratterizza per un colore rosso scuro con riflessi porpora e nero. Il profumo sposa note intense di rose fresche, frutta rossa matura, sentori che ricordano il balsamico, la menta, l’eucalipto, fino ad immergersi negli aromi tipici della macchia mediterranea, della resina di pino, del rosmarino e della salvia.

Invictus è un Ruchè pieno, spiccatamente tannico e aromatico; al palato è un vino di grande longevità ed eleganza e si contraddistingue per note marcate di pepe e cannella, arricchite nell’intensità proprio grazie al procedimento di raccolta tardiva delle uve. 

L’accostamento gastronomico

Gli accostamenti gastronomici possono essere anche molto ambiziosi, oppure nel solco della tradizione monferrina con i primi piatti di pasta all’uovo ripiena, salumi, e formaggi di moderata stagionatura. Ma se si vuole osare, non resta che valorizzare la struttura, i tannini e l’ampia complessità aromatica che contraddistingue il nostro Invictus e sperimentarlo con i piatti piemontesi più importanti dove i protagonisti sono la carne in lunga cottura o gli ingredienti del bosco, primo fra tutti il tartufo bianco d’Alba. 

vendemmia 2023

La vendemmia Tenuta Montemagno 2023

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Natiat enologo insieme a Gianfranco Cordero di Tenuta Montemagno

Che questo sarebbe stato un anno particolare per la coltivazione e il raccolto delle uve 2023 lo si era già inteso dallo scorso 2022, ricordato come un anno difficile a causa dell’estrema siccità che ha compromesso una parte delle vigne, costringendo alcune case vinicole a intervenire sulle piante e a eseguire la ripiantumazione delle barbatelle per recuperare, negli anni futuri, ciò che la scarsità d’acqua ha provocato. Ma nonostante questi segnali d’attenzione, il 2023 è stato capace di sorprenderci ancora, per una decisa variabilità delle condizioni climatiche che hanno interessato le coltivazioni a partire dall’inverno e che si sono susseguite fino all’estate.

Facciamo il punto della situazione con Roberto Nantiat, l’enologo che con Gianfranco Cordero segue i lavori in Tenuta Montemagno, per comprendere l’andamento del 2023, con un focus sulla vendemmia appena conclusa e su come saranno i vini frutto di questa raccolta.

Vendemmia 2023

Le condizioni climatiche dell’estate 2023

“Questa è un’annata particolare,” esordisce Roberto, “ma lo potevamo già capire da come sono state primavera ed estate; da un periodo di siccità estremo siamo passati a una semi-risoluzione durante i mesi di giugno e inizio di luglio, per tornate a un’altra situazione di stress dovuto alle alte temperature raggiunte da inizio, fino a metà agosto”.

In questo periodo, per due settimane circa, il termometro ha segnato 40°/45° con valori medi notturni sempre al di sopra dei 30°. L’effetto sulle piante è stato il blocco della fotosintesi e quindi della maturazione dei grappoli.  Così il 22 di agosto, in anticipo al calendario tradizionale, è iniziata la raccolta del Sauvignon.

“Abbiamo deciso di realizzare una corsa contro il tempo per evitare che queste uve, molto sensibili alle condizioni climatiche, si bruciassero. Il Sauvignon, infatti, a causa del forte caldo può “scottarsi” e produrre delle ossidazioni che, a loro volta, potrebbero portare a una perdita di quegli aromi molto importanti per il varietale”.

raccolta uva

La vendemmia anticipata

La scelta di effettuare una vendemmia anticipata è stata dettata anche dalla volontà di mantenere una buona qualità dell’uva, a discapito dei volumi raccolti.

“A fine agosto abbiamo avuto tre giorni di pioggia abbondante”, prosegue Roberto. “Questo ha ripristinato gli equilibri idrici delle piante. Gli acini hanno ripreso a ingrossarsi, le maturazioni hanno ripreso il loro corso, e la vegetazione riacquisiva quindi anche il colore naturale del periodo; da un verde dalla luminosità piuttosto spenta si è tornati ad avere un bel verde scuro, segnale che indicava la ripresa della fotosintesi”.

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Vendemmia 2023

Da quel momento in avanti è ripresa la raccolta, prima con le uve Barbera per la vinificazione del TM Brut e quindi col Syrah, utilizzato per l’etichetta Violae (blend di Syrah e Barbera). La vinificazione del Syrah si propone con un colore particolarmente carico, una struttura interessante e, quindi, una buona concentrazione.

Nel corso del mese di settembre la vendemmia è proseguita con il Timorasso, giunto a perfetta maturazione proprio grazie alle abbondanti piogge di fine agosto, utilizzato per Solis Vis, e Nymphae.

“Ora (metà settembre, ndr), stiamo raccogliendo le uve Barbera, destinate alla vinificazione dei rossi Austerum a Mysterium, che stanno offrendo la qualità di sempre con una maggiore morbidezza e freschezza. Prossimamente proseguiremo con le uve Ruchè per Nobilis, mentre la raccolta per Invictus, il Ruché realizzato con vendemmia tardiva, avrà luogo a due settimane di distanza”.

Tirando le somme della vendemmia 2023 di Tenuta Montemagno, possiamo quindi affermare che si caratterizza per volumi ridotti, una buona qualità dei grappoli raccolti e degli ottimi presupposti per la vinificazione. 

Fusilloni cremosi con Ruché Invictus Tenuta Montemagno

Parlano di noi su Wine Confidential

Ricetta e abbinamento

Ruchè Invictus e fusilloni cremosi noci e alici

Erika Paravano ha pubblicato un articolo su Wine Confidential, dedicato al nostro Ruché di Castagnole Monferrato Invictus in abbinamento con una ricetta mari e monti (o meglio colline, quelle del Monferrato): fusilloni cremosi con noci e alici. La narrazione si articola fra tradizione, origini e ricetta di questo primo piatto destinato a solleticare il palato del lettore.

La scelta dell’abbinamento ricade sul nostro Ruché Invictus ottenuto con una raccolta tardiva delle uve (lasciate dalle due alle tre settimane in appassimento sulla pianta), che conferisce grande struttura e personalità al vino.

Grazie a Erika per questo bell’articolo, che è possibile leggere a questo link.

Tenuta Montemagno in tour a Praga con Barolo & Friends

17 gennaio 2023, Praga: inizia il tour internazionale di Tenuta Montemagno

Il consorzio di promozione I Vini del Piemonte conferma la tappa in Est Europa per promuovere le eccellenze piemontesi ad affacciarsi su nuovi e importanti mercati. Martedì 17 gennaio 2023 si terrà la seconda edizione di Barolo & Friends Event a Praga, presso l’Eurostars Thalia Hotel.

Tenuta Montemagno in tour a Praga con Barolo & Friends

L’iniziativa sarà rivolta esclusivamente agli operatori trade: importatori, distributori, sommelier, Ho.Re.Ca e giornalisti. Un’occasione importante per consolidare le posizioni di mercato delle nostre cantine, in quanto il vino italiano risulta al primo posto tra i prodotti importati, con una domanda negli ultimi 5 anni cresciuta in valore di quasi il 20%, toccando 215 milioni di euro.

Tenuta Montemagno sarà presente a questo appuntamento, portando in degustazione:

  • TM Brut 24 mesi – metodo classico piemontese ottenuto vinificando uve Barbera
  • Mysterium – rosso d’eccellenza da uve Barbera d’Asti Superiore
  • Solis Vis – bianco da uve Timorasso in purezza
  • Invictus – rosso da uve Ruchè di vendemmia tardiva
Tenuta Montemagno brindisi

Tenuta Montemagno in tour con Simply Italian Great Wines

Continua nel nord Europa (Norvegia e Regno Unito) il tour Simply Italian Great Wines, organizzato da IEM – International Exhibition Management, destinato a presentare i migliori vini italiani a un pubblico estero di professionisti del settore vinicolo.

Tenuta Montemagno partecipa a questo evento itinerante con una selezione dei suoi vini, scelti per rappresentare al meglio la cantina e il territorio di appartenenza.

TM Brut 24 mesi – metodo classico piemontese ottenuto vinificando uve Barbera

Violae – blend rosso realizzato con uve Barbera e Syrah

Nymphae – blend bianco ottenuto da uve Timorasso e Sauvignon

Solis Vis – bianco da uve Timorasso in purezza

Invictus – rosso da uve Ruchè di vendemmia tardiva

Mysterium – rosso d’eccellenza da uve Barbera d’Asti Superiore

Oslo

OSLO

Il 21 settembre saremo insieme a I Vini del Piemonte, all’Oslo Scene di Oslo, in Norvegia. 

Questa manifestazione segue il successo della precedente edizione, nel corso della quale si è avuta la dimostrazione di come il pubblico Norvegese apprezzi particolarmente i vini Piemontesi.

Il Piemonte è infatti al secondo posto tra le regioni italiane per l’esportazione di vini rossi in Norvegia, non solo per volumi, ma anche per valore, tanto da conquistarsi il titolo di una delle prime regioni vinicole al mondo per le esportazioni di vino rosso in bottiglia.

Tenuta Montemagno sarà presente per il walk around wine tasting con un tavolo di degustazione e una MasterClass dedicata a Mysterium 2017.

LONDRA

Dopo Oslo, sempre nell’ambito dell’evento Simply Italian Great Wines, saremo presenti il 3 ottobre, a Londra, in Inghilterra.

La sede di questo evento, giunto alla sua quinta edizione, è l’ONE GREAT GEORGE STREET, una location classica di grande eleganza, di stile tipicamente anglosassone. I vini Italiani sono da tempo apprezzati nel mercato Inglese; questo appuntamento ha lo scopo di rinnovare la nostra attenzione a un pubblico di professionisti, presentando le novità più recenti o interessanti della produzione enologica territoriale.

London-Sharpened2-e-edificio e Institution_of_Civil_Engineers,_One_Great_George_Street

Anche a Londra proporremo la selezione di etichette in scena a Oslo, attraverso la tradizionale formula walk around wine tasting e con la MasterClass Mysterium 2017.

Prosegue così con queste due tappe il viaggio che porta i vini della nostra cantina in giro per l’Europa e, preso in Asia. A fine agosto siamo stati a Tallin ed Helsinki; a settembre saremo a Oslo e Londra; a novembre saremo a Tokyo, nel Paese del Sol Levante. Appuntamenti importanti per far conoscere i nostri prodotti a somelier e importatori che desiderano conoscere, e far conoscere, le eccellenze del nostro Paese e del nostro territorio per il loro pubblico locale.

Tenuta Montemagno Ruchè di Castagnole Monferrato

Dicono di noi – Decanter

Ruchè di Castagnole Monferrato: una DOCG da conoscere

Decanter, il prestigioso media internazionale dedicato al mondo del vino, ha recentemente pubblicato un articolo dedicato al Ruché di Castagnole Monferrato, definito un piccolo tesoro fra le DOCG Italiane e Piemontesi. Un vino assolutamente da scoprire, ottenuto da un’uva rossa rara e preziosa, coltivata in un fazzoletto di territorio compreso fra sette comuni della provincia di Asti.

Qui solo 30 coltivatori e 27 cantine possono etichettare le loro bottiglie con la nomenclatura DOCG.

L’editoriale è stato accompagnato da una serie di degustazioni, fra le quali anche quelle dedicate ai nostri Nobilis e Invictus, che hanno ottenuto entrambi 90 punti di valutazione.

Qui è possibile leggere l’articolo originale pubblicato su Decanter.

Per chi invece desidera scoprire subito i nostri Ruchè, di seguito i link per vistare le pagine dedicate sul nostro shop online.

Viaggio Nord Europa

L’eno-viaggio di Tenuta Montemagno nel nord Europa

Sono Alessandra Aldieri e seguo i mercati esteri per Tenuta Montemagno. Il Covid ha ridisegnato la mappa del modus operandi di fare export, dalla ricerca di nuovi clienti al supporto degli esistenti. Ho imparato a cambiare direzione repentinamente senza perdere “la bussola” di dove vogliamo essere, come azienda. Programmi e modifiche, cambiamenti e obbiettivi.

Il Green Pass ha dato la grande occasione di tornare a viaggiare. Gli eventi sono stati riprogrammati, posticipati e cancellati e poi di nuovo confermati e cosi, tra la fine di agosto e metà novembre, ho esplorato i paesi del nord attraverso i wine tasting organizzati nelle capitali: Helsinki – 25 agosto, Copenaghen – 17 settembre, Oslo – 20 settembre e la Baviera tedesca con l’evento Slow Wine in Monaco.

La premessa è che io amo tantissimo il nord Europa e quindi ricominciare il mio viaggio da lassù è stato non solo emozionante, ma ricco di bei feedback.

Quando arrivo in un altro paese da sempre, mi piace passeggiare per cogliere i colori, la gestualità, i profumi, le abitudini degli abitanti. Mi piace sedermi ad un tavolo ed osservare.

Helsinki

Benché fosse il 25 agosto, l’estate era già finita: 10 gradi e tanta tanta pioggia. Il Wine Event, organizzato dal consorzio I Vini del Piemonte è uno degli eventi di riferimento: Barolo&Friends (e noi, con i nostri autoctoni, eravamo i “Friends”).

Location mattoni a vista, nella zona portuale – Wanha Satama: elegante, essenziale.

I vini esposti accanto alle schede tecniche e ai premi e poi il trade e i wine lovers per una giornata all’insegna della condivisione, della passione per il vino, della curiosità, dell’entusiasmo e dei complimenti e dei ringraziamenti per la scoperta dei vitigni autoctoni, dell’unicità del nostro sparkling, della piacevolezza dei blends.

Aldilà del Barolo Soranus, abbiamo condiviso 

  • Mysterium Barbera d’Asti Superiore
  • Invictus – Ruchè di Castagnole Monferrato 
  • Violae – Monferrato Rosso – barbera e syrah
  • Nymphae – Monferrato Bianco – sauvignon e timorasso
  • TMBRUT24 – metodo classico – barbera in purezza.

Condivisione, apprezzamenti, confronti: un grande ritorno e uno slancio per nuove ispirazioni e progetti.

Copenhagen

Il Børsen, che in danese significa “il Cambio” ed e’ anche conosciuto come Børsbygningen – il “palazzo degli scambi (commerciali”. E’ un palazzo del XVII secolo in centro a Copenhagen e vicino al Christiansborg Palace, sede del parlamento danese.  La sua eleganza e la maestosità hanno fatto da cornice all’edizione di Barolo&Friends il 17 settembre: 

  • Mysterium Barbera d’Asti Superiore docg
  • Soranus – Barolo docg
  • Nobilis – Ruchè di Castagnole Monferrato docg
  • Nymphae – Monferrato Bianco doc – sauvignon e timorasso
  • TMBRUT24 – metodo classico – barbera in purezza.

E loro sono stati i veri protagonisti, che hanno stupito, fatto innamorare, e invitato a tornare a degustare gli 800 wine lovers che hanno animato la sessione specificamente dedicata. La scoperta del Ruchè, il fascino e l’eleganza della Mysterium, l’unicità del TMBRUT24, la bollicina di Barbera in purezza.

Abbiamo regalato emozioni, identità di territorio e la nostra storia.

Oslo

Il ristorante stellato Restaurant Vaaghals, situato al piano terra di uno dei palazzi modernissimi nati dal progetto Barcode, vicino al Teatro dell’Opera, ha invece ospitato la tappa norvegese organizzata dalla I.E.M. in collaborazione con il Consorzio I Vini del Piemonte a Oslo. E’ un Locale luminoso di stampo contemporaneo con cucina a vista e tavoli all’aperto. I menù di stampo scandinavo comprendono piatti a base di carne ben frollata e proposte da condividere.

Il format walking around tasting si è trasformato, per via delle restrizioni vigenti, in un sitting around tasting, e “around” inteso intorno al bicchiere.

Le etichette in degustazione:

  • Mysterium Barbera d’Asti Superiore
  • Nobilis – Ruchè di Castagnole Monferrato docg
  • Nymphae – Monferrato Bianco doc – sauvignon e timorasso
  • TMBRUT24 – metodo classico – barbera in purezza.

Che bello raccontare Tenuta Montemagno attraverso questi vini! Che bello lo stupore, la curiosità e l’apprezzamento dei professionisti intervenuti. Era come un quadro: la cornice del cielo carta da zucchero di Oslo e il paesaggio dei colori dei nostri vini e dei loro profumi che prendono forma.

Monaco di Baviera

Questo anno si è chiuso con l’evento Slow Wine organizzato a Monaco di Baviera, in collaborazione con il consorzio I Vini del Piemonte, nell’enoteca di Eataly, il 15 novembre.

E’ stata per noi la prima volta in Germania, la prima volta a Monaco dopo molti anni.

Abbiamo presentato

  • Mysterium Barbera d’Asti Superiore docg
  • Nobilis – Ruchè di Castagnole Monferrato docg
  • TMBRUT24 – metodo classico – barbera in purezza.

E abbiamo colpito nel segno, soprattutto con il TMBRUT24 che ha vinto per classe e unicità.

Giornalisti, wine lovers, distributori si sono soffermati sul valore dei nostri vini per i bassi solfiti, per la loro storia e il metodo TM.

Siamo riusciti a ritagliare un momento di condivisione e di emozione ed è stata una bellissima esperienza.

Monaco è l’ultima tappa del 2021.

Il 2022 si aprirà con un’altra entusiasmante eno-avventura: stay tuned.

Dalla cucina di Tenuta Montemagno – Agnolotti al ragù d’arrosto

Ecco una ricetta preparata da Giampiero Vento, Executive Chef di Tenuta Montemagno, per i fan del nostro relais e dei nostri vini. Una ricetta semplice, realizzabile da chiunque a casa propria, che si abbina perfettamente a Nobilis, il Ruché di Castagnole Monferrato D.O.C.G. della nostra cantina, utilizzato sia nella preparazione, sia in tavola per accompagnare il piatto.

Dosi per 6 persone

Indicazioni per la preparazione della pasta fresca

Ingredienti

  • 400 gr di farina 00
  • 100 gr di semola di grano duro rimacinata
  • 5 uova
  • Acqua quanto basta

Procedimento

Impastare tutti gli ingredienti fin quando l’impasto non sarà omogeneo. Quindi aggiungere l’acqua dosandola bene per ottenere un impasto compatto non friabile o appiccicoso. Fare riposare l’impasto 1 ora in frigo, avvolto nella pellicola da cucina per evitare che si secchi.

Indicazioni per la preparazione del ripieno

Ingredienti

  • 150 gr lonza di suino
  • 200 gr coscia di manzo
  • 200 gr carne di coniglio
  • 250 gr scarola
  • 30 gr parmigiano
  • 1 cipolla bionda
  • 2 carote
  • 3 uova
  • 2 rametti rosmarino
  • 30 gr olio evo
  • 40 gr vino rosso (Ruche’ Nobilis)
  • Sale e pepe quanto basta

Procedimento

  • Soffriggere cipolla, carota e rosmarino.
  • Aggiungere le carni; appena cominciano a dorarsi sfumare con il vino rosso.
  • Aggiungere acqua fino a coprire e lasciare cuocere a fuoco basso fino a cottura. scolare la carne tenendo da parte il sugo
  • A parte sbollentare la scarola, scolarla e strizzarla.
  • Macinare il tutto a freddo aggiungendo le uova e il parmigiano, aggiustare di sale e pepe e riporre in frigo.

Per il sugo

Frullare il sugo messo da parte e setacciarlo fino a ridurlo della metà.

Per l’agnolotto

Tirare la pasta più sottile possibile su un piano infarinato, spennellare d’uovo e mettere il ripieno freddo. Chiudere come un classico agnolotto.

Preparazione finale

Cuocere la pasta in abbondante acqua salata; dopo 4 minuti circa scolarla e metterla nel sugo d’arrosto e fare cuocere ancora 1 minuto. Servire in piatto fondo caldo.

Suggerimenti

  • Se vi rimane sfoglia tagliatela in maniera irregolare per ricavare i classici maltagliati
  • Se vi rimangono agnolotti si possono congelare e conservarli per circa 30 giorni

Buon appetito
Giampiero Vento

Parlano di noi. Le esperienze aziendali di Wine Meridian


Gli Autoctoni: la grande Biodiversità delle varietà ampelografiche nel cuore del Monferrato

Un viaggio assieme a Tiziano Barea, titolare di Tenuta Montemagno, nel mondo degli autoctoni Grignolino, Ruchè, Timorasso, Barbera d’Asti e Malvasia di Casorzo. C’è un angolo del Monferrato, patrimonio UNESCO per gli “infernot”, dove trovano casa alcuni vitigni autoctoni che con maestria l’azienda della famiglia Barea – Tenuta Montemagno, valorizza e fa conoscere al mondo. Tenuta Montemagno è adagiata sulle dolci colline del Monferrato al 45° parallelo, coordinata particolarmente vocata alla coltivazione della vite sin da epoche antiche.

“La filosofia di Tenuta Montemagno è, da sempre, la valorizzazione dei vitigni autoctoni del Monferrato. Una filosofia che, nel contempo, vuol dire avvalorare il territorio stesso, la nostra identità ed eredità” spiega Tiziano Barea, titolare dell’azienda. La grande biodiversità delle varietà ampelografiche presenti in queste colline, ci racconta di vitigni che affondano radici antiche in questo territorio.

È qui, nel cuore del Monferrato che troviamo il Ruchè, l’autoctono per antonomasia, accompagnato da Grignolino, Malvasia, Timorasso e Barbera d’Asti. “Su queste varietà ampelografiche Tenuta Montemagno ha fondato la propria filosofia produttiva che, unita a tecniche di vinificazione altamente tecnologiche, ha fatto dei propri vini un esempio di qualità e innovazione” prosegue Tiziano Barea. “Il nostro metodo TM si sviluppa attraverso i seguenti aspetti: produzioni limitate, accurata defogliazione della vigna per consentire una corretta areazione dei grappoli selezionati e raccolti a mano; una seconda selezione, rigorosamente manuale, precede la fase di diraspatura meccanica e la successiva fermentazione, effettuata esclusivamente con lieviti nobili selezionati. Per i vini rossi, l’avvio di questa delicata fase avviene solo al riempimento della vasca, mantenendo in perfetto equilibrio le temperature grazie alla tecnologia Nectar” continua il titolare di Tenuta Montemagno. Entriamo dunque insieme a Tiziano Barea in un viaggio alla scoperta di queste varietà autoctone e conosciamone i protagonisti nel bicchiere.

Leggi qui l’articolo integrale di Wine Meridian