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La vendemmia della Barbera in Tenuta Montemagno

Le 5 sfumature di Barbera secondo Tenuta Montemagno

da Wine Meridian

In questo articolo apparso l’11 ottobre scorso, Agnese Ceschi, giornalista di Wine Meridian portale online dedicato al vino, narra come in Tenuta Montemagno da un vitigno autoctono come la Barbera, siano ottenute 5 prodotti differenti: i rossi classici Austerum e Mysterium, il rosso blend internazionale Violae, TM Brut (il metodo classico da uve Barbera nato proprio in questa cantina) e Auratum XLV, una grappa dai toni morbidi e barricati. Tutto questo grazie alla trasversalità di questo vitigno.

È possibile trovare questa cinque declinazioni del vitigno Barbera, insieme a tutta la produzione della cantina Tenuta Montemagno Relais & Wines, sul nostro shop online.

Al link seguente è possibile leggere l’articolo completo.

https://www.winemeridian.com/approfondimenti/la-barbera-regina-del-monferrato-declinata-in-cinque-versioni-da-tenuta-montemagno/

Tenuta Montemagno narrata sul portale Identità Golose Magazine

Riportiamo questo ampio articolo apparso lo scorso 24 settembre su Identità Golose Magazine rivista online dedicata al mondo della cucina italiana e internazionale. L’articolo, redatto da Marilena Lualdi, racconta la storia di Tenuta Montemagno, nella visione del fondatore Tiziano Barea, e un excursus di ampio respiro sulla produzione vinicola della cantina e sulle nuove attività nate a fianco di Tenuta Montemagno, come Vigneul, produttrice di cosmetici che attingono proprio in Tenuta Montemagno le materie prime nel segno di un’economia circolare.

Buona lettura.

https://www.identitagolose.it/sito/it/136/33984/in-cantina/purche-il-vino-porti-felicita-la-visione-di-tiziano-barea-a-tenuta-montemagno.html

cantina Tenuta Montemagno

I lavori di primavera in vigna e cantina Tenuta Montemagno

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Natiat enologo insieme a Gianfranco Cordero di Tenuta Montemagno

Il 2022 sarà certamente ricordato da tutti i produttori di vino come un anno di forte siccità. Analogamente il 2023 sarà ricordato per essere stato un anno, almeno nei primi 6 mesi, particolarmente bizzarro dal punto di vista meteorologico. La siccità dello scorso anno si è protratta anche per i primi mesi di questo per poi cambiare improvvisamente e portare le attenzioni di enologi e agronomi da scarsezza ad abbondanza di acqua nel terreno.

In questo articolo scopriremo con Roberto Nantiat, l’enologo che con Gianfranco Cordero segue i lavori in Tenuta Montemagno, cosa sia successo fra i filari nel corso della primavera in Tenuta e cosa sia stato fatto per affrontare l’improvvisa abbondanza d’acqua e predisporre al meglio la vigna per la stagione, l’estate, che porta alla vendemmia.

La prima parte della primavera 2023 si è riproposta all’insegna della siccità. Uno stato che ha le sue origini nello scorso anno e che è perdurato, salvo qualche sporadico evento piovoso e nevoso, per tutto l’inverno e la prima parte di quest’anno. Dal mese di maggio c’è stata un’inversione climatica: da zero pioggia a 2-3 giorni di acqua alla settimana.

Questo ribaltamento porta con sé due potenziali conseguenze: una positiva e una negativa. La prima, come è facile immaginare, risolve il problema idrico; le piogge abbondanti portano molto nutrimento alle viti e queste manifestano una decisa vegetazione. La seconda, anch’essa facilmente intuibile, è la possibile presenza di funghi (prevalentemente peronospera e oidio), che visti i tempi molto ridotti fra un evento piovoso e il successivo, potrebbero diventare particolarmente forti e aggressivi. Massima attenzione quindi, con interventi di difesa da eseguire in vigna, come la “distribuzione” più ordinata dei germogli, affinché si crei un maggior passaggio di aria e diminuiscano i potenziali rischi di attecchimento e crescita dei funghi.

Vigna di Timorasso in Tenuta Montemagno

Un altro aspetto piuttosto insolito e che potrebbe richiedere interventi correttivi è sempre legato all’abbondanza di acqua e alla conseguente spinta vegetativa delle piante che si mostra con un evidente rigogliosità del fogliame. Questo segno è decisamente positivo, ma evidenzia una crescita leggermente disomogenea dei germogli anche a livello di singola pianta.

Si tratta del risultato dello stress subito dalle viti durante la siccità, quando i germogli sono cresciuti tutti con grande difficoltà; ora, con l’arrivo delle precipitazioni, si notano chiaramente le differenze generate da questo stress, con germogli più forti di altri.

Questa disomogeneità vegetativa ci induce a monitorare con grande meticolosità l’evolversi della stagione, per programmare in anticipo gli interventi in vigna, presumibilmente a inizio agosto. Normalmente già effettuiamo il diradamento dei grappoli, così da garantire il giusto equilibrio tra la qualità delle uve raccolte e la quantità; quest’anno ci aspettiamo un intensificarsi di questa operazione che dona vigore alla vite e ai grappoli più maturi e nutrimento al terreno, su cui vengono lasciati i grappoli potati.

In cantina si è proseguito con l’imbottigliamento di buona parte dei vini rossi, mentre per i bianchi questa attività è stata completata a fine inverno: Violae (blend di Syrah e Barbera d’Asti), Soranus (il Barolo di Tenuta Motnemagno), Mysterium 2019 (Barbera d’Asti Superiore) e Nobilis (Ruchè di Castagnole Monferrato).

A breve seguirà anche Invictus, sempre Ruchè di Castagnole Monferrato, particolarmente deciso e strutturato, ottenuto eseguendo una vendemmia tardiva delle uve.

A riposo orizzontalmente, per 24 e 36 mesi, invece i TM Brut (Metodo Classico da uve Barbera), il cui “tiraggio” è stato effettuato a metà-fine marzo.

I cambiamenti climatici di cui abbiamo ampiamente scritto nella prima parte dell’articolo, hanno avuto un altro riscontro positivo. Mentre durante l’inverno era evidente che la vegetazione del vigneto fosse in anticipo di due settimane, ora si nota come questa condizione sia stata azzerata; di conseguenza la previsione di vendemmia potrebbe tornare alle scadenze più tradizionali, da fine agosto-inizio settembre in poi. 

Ne riparleremo quindi con il prossimo editoriale, quando avremo aggiornamenti sullo stato della vigna durante l’estate e sui lavori di preparazione o completamento della vendemmia 2023.

Tenuta Montemagno in inverno

I lavori in vigna e cantina di Tenuta Montemagno di fine inverno

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Natiat enologo insieme a Gianfranco Cordero di Tenuta Montemagno

Siamo entrati da qualche giorno nella stagione primaverile, il periodo nel quale la vigna si risveglia dal riposo invernale e si prepara a rinascere per donare quei frutti meravigliosi che raccoglieremo alla fine della stagione estiva. Nello scorso articolo abbiamo appreso quali siano stati i lavori affrontati all’inizio della stagione fredda.

In questo vedremo insieme a Roberto Nantiat, l’enologo che con Gianfranco Cordero segue i lavori in Tenuta Montemagno, cosa sia stato fatto nella seconda metà dell’inverno e come ci si stia preparando al risveglio primaverile.

Iniziamo precisando che da gennaio a oggi (siamo ormai nell’ultima decade di marzo), l’inverno è stato caratterizzato da temperature miti.

Solo a febbraio, e per meno di una settimana, si sono registrati abbassamenti delle temperature al di sotto dello zero termico. Anche per quanto riguarda le precipitazioni c’è da dire che queste sono state decisamente scarse, indice di una continuità di siccità che persiste ormai dallo scorso anno.

In vigna sono state completate tutte le potature; i tralci che erano stati tagliati a fine vendemmia sono stati rimossi completamente. Da inizio marzo si è iniziato a piegare e legare il capo-frutto per lasciare che le piante inizino a germogliare per la nuova annata. È proprio in quest’ultimo periodo che si è notata una ripresa vegetativa molto più rapida rispetto alle normali attività delle vigne. Si è osservata infatti la presenza delle prime gemme cotonose, segno che queste si stanno gonfiando, quando normalmente a marzo si sarebbero dovuti vedere i primi “pianti” della vigna. Va comunque detto che questi pianti ci sono stati anche se, a causa della scarsa quantità di riserva idrica, non sono stati vigorosi come si possono osservare normalmente.

I cambiamenti climatici osservati lo scorso anno e in particolare da fine vendemmia 2022 a oggi, sono stati oggetto di una serie di riflessioni fra gli enologi e l’agronomo di Tenuta Montemagno (Maurizio Cerrato). Scopo della riunione è stato definire una strategia da attivare per affrontare nelle migliori condizioni le avversità portate, appunto, dal tempo e non solo. Infatti, quest’anno saranno utilizzati alcuni prodotti nuovi a base naturale per sostenere le piante sia nei confronti della carenza idrica, sia per integrare e rinforzare le loro difese contro aggressioni da parassiti e funghi.

In cantina si è proseguito con l’imbottigliamento di tutti i vini bianchi (attività che si dovrebbe concludere entro la fine di marzo), mentre, sempre verso fine mese, verrà eseguito il tiraggio del TM Brut, dando così il via alla seconda fermentazione in bottiglia con lieviti e zuccheri che servono a produrre le bollicine. A inizio marzo è stato effettuato l’imbottigliamento del Grignolino, mentre per tutti gli altri rossi è proseguita la fase di affinamento, a seconda del tipo di vino, in vasca o in legno.

Una stagione di preparazione quindi, questa invernale, per predisporre al meglio le vigne e per attivare le strategie che consentano alla natura di lavorare nelle migliori condizioni con. l’arrivo della bella stagione. Il prossimo appuntamento con questi nostri editoriali dedicati a vigneti e cantina Tenuta Montemagno è programmato per luglio; in quell’occasione potremo raccontare cosa sia stato fatto durante la Primavera 2023

Tenuta Montemagno in inverno

I lavori invernali in vigna e cantina di Tenuta Montemagno

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Natiat enologo insieme a Gianfranco Cordero di Tenuta Montemagno

Una domanda che spesso ci sentiamo porre durante le visite guidate in cantina: “…ma nei mesi invernali la cantina è chiusa e voi siete in ferie?” Sarebbe davvero bello potersi riposare per tanti mesi, ma la natura non dorme mai! Così, dopo la vendemmia 2022, in Tenuta Montemagno, come in tutte le cantine vinicole, si entra nel periodo di attività invernali e pre-primaverili di manutenzione in vigna e di lavorazione del vino in cantina.

vigna Timorasso in inverno

Torniamo per un momento a ottobre e novembre, quando l’inverno non è ancora arrivato con la sua piena forza. In questi mesi le piante segnalate e tagliate nel corso dei mesi di luglio e agosto, vengono rimosse per fare posto alle barbatellle, piantumate durante l’autunno e, dopo i mesi freddi, a primavera. Si tratta di un’operazione importante per mantenere sempre una coltivazione in grado di assicurare una resa per ettaro adeguata ai quantitativi di produzione attesi negli anni a venire. Saranno necessari tre anni prima che le barbatelle producano i preziosi frutti e possano fornire il loro contributo alla produzione. 

Durante le corte giornate dei lunghi mesi invernali si eseguono gli interventi di manutenzione ordinaria del vigneto con la sostituzione di pali e fili danneggiati, al fine di rimettere a punto l’assetto e la struttura portante della vigna e predisporla al meglio per la primavera. Si procede quindi all’osservazione dello stato del terreno dopo un’annata, il 2022, caratterizzato da un’estrema e persistente siccità.

Quest’anno, per rafforzare l’apparato radicale delle viti, abbiamo eseguito degli interventi di concimazione con materiale organico; questa operazione assicura un aumento dell’ossigenazione per i nutrienti presenti nelle zolle e migliora le condizioni di trattenimento dell’acqua (nei periodi piovosi attesi), e di rilascio nelle giornate soleggiate.

cisterne Tenuta Montemagno

È molto importante che il terreno sia nelle migliori condizioni possibili già in primavera perché si crei una riserva d’acqua capace di aiutare la vigna durante la ripartenza vegetativa.

Ora trasferiamoci in cantina, in cui regnano temperatura e umidità costante, un microclima perfetto per la conservazione del vino. Verso la fine dell’autunno, giungono a completamento le fermentazioni alcoliche. Si procede quindi alla messa a freddo delle vasche per i vini bianchi, regolandole affinché mantengano una temperatura costante attorno ai 6°/8° C.

Si blocca in tal modo la fermentazione malolattica che porterebbe a un aumento indesiderato della gradazione alcolica del prodotto finale.

Per i vini rossi, invece, questa fermentazione viene sollecitata regolando la temperatura delle vasche attorno ai 20°C. Il risultato conseguente è un ammorbidimento e la stabilizzazione biologica del vino. Una volta completate queste attività, e siamo ormai giunti in pieno inverno, si procede all’affinamento e quindi all’imbottigliamento.

L’inverno 2022-2023 si è distinto, dal punto di vista climatico e almeno per il primo periodo, da temperature anomale ed elevate. Dopo i primi freddi di novembre e una lieve nevicata, le temperature sono salite in modo quasi eccessivo. Prima ancora dei freddi di metà novembre si era già notato come le foglie rimanessero sulle piante; il foliage autunnale ha avuto luogo in ritardo segnalando, in pratica, che le piante hanno percepito come l’inverno non fosse ancora arrivato e ritardando, a loro volta, la fase di dormienza. Tutto questo comporterà un attento e preciso intervento del nostro agronomo che servirà, da un lato, a valutare lo stato delle viti e, dall’altro, a dare indicazioni su eventuali interventi ad hoc da eseguire prima di dare il via alle potature di primavera.

Degli interventi invernali conclusivi e di quelli di apertura della primavera parleremo nel prossimo articolo dedicato ai lavori in Tenuta Montemagno, previsto per marzo/aprile. A presto!

Tenuta Montemagno in tour a Praga con Barolo & Friends

17 gennaio 2023, Praga: inizia il tour internazionale di Tenuta Montemagno

Il consorzio di promozione I Vini del Piemonte conferma la tappa in Est Europa per promuovere le eccellenze piemontesi ad affacciarsi su nuovi e importanti mercati. Martedì 17 gennaio 2023 si terrà la seconda edizione di Barolo & Friends Event a Praga, presso l’Eurostars Thalia Hotel.

Tenuta Montemagno in tour a Praga con Barolo & Friends

L’iniziativa sarà rivolta esclusivamente agli operatori trade: importatori, distributori, sommelier, Ho.Re.Ca e giornalisti. Un’occasione importante per consolidare le posizioni di mercato delle nostre cantine, in quanto il vino italiano risulta al primo posto tra i prodotti importati, con una domanda negli ultimi 5 anni cresciuta in valore di quasi il 20%, toccando 215 milioni di euro.

Tenuta Montemagno sarà presente a questo appuntamento, portando in degustazione:

  • TM Brut 24 mesi – metodo classico piemontese ottenuto vinificando uve Barbera
  • Mysterium – rosso d’eccellenza da uve Barbera d’Asti Superiore
  • Solis Vis – bianco da uve Timorasso in purezza
  • Invictus – rosso da uve Ruchè di vendemmia tardiva
vendemmia timoroso 2022

I lavori in vigna e in cantina: la vendemmia 2022

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Natiat enologo insieme a Gianfranco Cordero di Tenuta Montemagno

La vendemmia, si sa, è uno dei momenti più attesi per i produttori di vino. Il risultato finale del raccolto è destinato a finire sulle tavole e sui banchi di degustazione, a coronare quella sublime storia d’amore che unisce l’uomo e la natura. In Tenuta Montemagno la vendemmia 2022 si è appena conclusa. Iniziata a fine agosto, con la raccolta delle uve Sauvignon, è finita più o meno quattro settimane dopo. Quest’anno il lavoro è stato particolarmente impegnativo a causa della forte siccità che ha caratterizzato l’estate 2022. Durante i mesi estivi, come abbiamo narrato nel precedente articolo, si è lavorato per assicurare che le vigne superassero al meglio lo stress causato da terra secca e scarsità d’acqua. Queste operazioni hanno portato all’esito desiderato e i filari si sono affacciati al periodo di raccolta nello stato migliore di salute.

Durante la vendemmia si è comunque notato come la maturazione delle uve fosse disomogenea. Per questo si è proceduto a fare un’attenta selezione dei filari e dei singoli grappoli da vendemmiare, eseguendo l’operazione al momento giusto. 

Il fatto di avere portato in cantina dei grappoli disomogenei nella maturazione, ha consentito di avere, nel complesso della vendemmia, un prodotto più equilibrato: non troppo alcolico e, nel contempo, non troppo scarso di acidità. Per questo i tecnici di Tenuta Montemagno sono estremamente soddisfatti di questa annata. Anche dal punto di vista della quantità c’è soddisfazione in quanto si è ottenuto un raccolto pari a quello dello scorso anno.

Mentre scriviamo questo articolo, le operazioni di fermentazione alcolica e vinificazione sono quasi concluse; fra breve si procederà con la fermentazione malolattica, che serve a trasformare l’acido malico in acido lattico e a ridurre la presenza di zuccheri residui presenti dopo la fermentazione alcolica.

Si tratta di una delle fasi finali prima che il prodotto ottenuto dall’ultima vendemmia vada a riposare nelle cisterne e, per i rossi, nelle botti, e dia vita ai vini finali.

Concludiamo affermando che le aspettative sulla qualità della vendemmia 2022 sono molto alte. Un’annata molto atipica, anche per gli operatori più esperti che operano da tempo nel settore enologico, ma che porterà a ottenere, almeno per quanto riguarda Tenuta Montemagno, vini equilibrati fra acidità e grado alcolico, di qualità elevata.

Tenuta Montemagno brindisi

Tenuta Montemagno in tour con Simply Italian Great Wines

Continua nel nord Europa (Norvegia e Regno Unito) il tour Simply Italian Great Wines, organizzato da IEM – International Exhibition Management, destinato a presentare i migliori vini italiani a un pubblico estero di professionisti del settore vinicolo.

Tenuta Montemagno partecipa a questo evento itinerante con una selezione dei suoi vini, scelti per rappresentare al meglio la cantina e il territorio di appartenenza.

TM Brut 24 mesi – metodo classico piemontese ottenuto vinificando uve Barbera

Violae – blend rosso realizzato con uve Barbera e Syrah

Nymphae – blend bianco ottenuto da uve Timorasso e Sauvignon

Solis Vis – bianco da uve Timorasso in purezza

Invictus – rosso da uve Ruchè di vendemmia tardiva

Mysterium – rosso d’eccellenza da uve Barbera d’Asti Superiore

Oslo

OSLO

Il 21 settembre saremo insieme a I Vini del Piemonte, all’Oslo Scene di Oslo, in Norvegia. 

Questa manifestazione segue il successo della precedente edizione, nel corso della quale si è avuta la dimostrazione di come il pubblico Norvegese apprezzi particolarmente i vini Piemontesi.

Il Piemonte è infatti al secondo posto tra le regioni italiane per l’esportazione di vini rossi in Norvegia, non solo per volumi, ma anche per valore, tanto da conquistarsi il titolo di una delle prime regioni vinicole al mondo per le esportazioni di vino rosso in bottiglia.

Tenuta Montemagno sarà presente per il walk around wine tasting con un tavolo di degustazione e una MasterClass dedicata a Mysterium 2017.

LONDRA

Dopo Oslo, sempre nell’ambito dell’evento Simply Italian Great Wines, saremo presenti il 3 ottobre, a Londra, in Inghilterra.

La sede di questo evento, giunto alla sua quinta edizione, è l’ONE GREAT GEORGE STREET, una location classica di grande eleganza, di stile tipicamente anglosassone. I vini Italiani sono da tempo apprezzati nel mercato Inglese; questo appuntamento ha lo scopo di rinnovare la nostra attenzione a un pubblico di professionisti, presentando le novità più recenti o interessanti della produzione enologica territoriale.

London-Sharpened2-e-edificio e Institution_of_Civil_Engineers,_One_Great_George_Street

Anche a Londra proporremo la selezione di etichette in scena a Oslo, attraverso la tradizionale formula walk around wine tasting e con la MasterClass Mysterium 2017.

Prosegue così con queste due tappe il viaggio che porta i vini della nostra cantina in giro per l’Europa e, preso in Asia. A fine agosto siamo stati a Tallin ed Helsinki; a settembre saremo a Oslo e Londra; a novembre saremo a Tokyo, nel Paese del Sol Levante. Appuntamenti importanti per far conoscere i nostri prodotti a somelier e importatori che desiderano conoscere, e far conoscere, le eccellenze del nostro Paese e del nostro territorio per il loro pubblico locale.

Timorasso

I lavori in vigna e in cantina: l’estate 2022

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Nantiat, enologo di Tenuta Montemagno

Degustare un buon vino è l’atto conclusivo di una sublime storia d’amore. Una storia che unisce l’uomo e la natura, la passione per la coltivazione delle vigne e l’accettazione di questa attenzione da parte della natura. Ma quanto lavoro c’è dietro un calice di vino? Si tratta di un lavoro che dura mesi, a volte anni se consideriamo il tempo necessario a ottenere vini invecchiati 3, 4, 5 anni e più.

Proseguiamo quindi il percorso iniziato tre mesi fa, alla scoperta di ciò che ha riservato l’estate 2022 alle vigne di Tenuta Montemagno e quali lavori siano stati svolti in questa stagione, sia fra i filari sia in cantina.

Precisiamo che questo articolo è stato redatto a vendemmia iniziata; una vendemmia anticipata, causa le particolari condizioni del tempo (come vedremo in seguito), iniziata con le uve Sauvignon alle quali seguiranno le uve Barbera, questa volta il raccolto sarà volutamente anticipato, destinate e dare vita ai TM Brut, il Metodo Classico di Tenuta Montemagno.

Il 2022 è destinato a entrare negli annali come un anno particolarmente avaro di acqua. Poche piogge, anzi pochissime, che hanno determinato un clima estremamente secco e difficile per le vigne. Così, in Tenuta Montemagno, si è intervenuti con la rippatura, ossia la lavorazione del terreno compatto mediante una serie di tagli verticali volti a eliminare il rischio di croste secche in superficie e ad agevolare il drenaggio idrico in caso di piogge. Le piogge sono arrivate, anche se non copiose, nella seconda metà di agosto e la rippatura eseguita nei vigneti ha aiutato l’assorbimento delle precipitazioni.

Un altro intervento eseguito quest’anno fra i filari di alcune vigne, è stato un diradamento precoce; questo ha consentito di equilibrare il rapporto vegeto-produttivo, cioè il bilanciamento fra massa fogliare e quantità di uva. La siccità registrata quest’anno ha evitato operazioni di trinciatura, eseguite di norma per rimuovere le erbacce tra i filari delle viti.

Mentre in vigna si lavorava per facilitare l’assorbimento della pioggia che a lungo si è fatta attendere, in cantina si è proseguito con l’imbottigliamento iniziato nel corso della primavera. Nobilis, Invictus, Austerum e Mysterium passati dalle cisterne alle bottiglie, per lasciare il posto al raccolto della vendemmia 2022.

Ogni stagione è importante per i vigneti e per il raccolto dei loro frutti. Tante le attenzioni da dedicare alla natura, ascoltandola e osservando i suoi comportamenti, i suoi segnali. Ogni anno, poi, ha caratteristiche uniche tali per cui il lavoro dell’uomo diventa, di volta in volta, necessario e d’importanza vitale per arrivare a una vendemmia e a un prodotto finale all’altezza delle aspettative.

Tenuta Montemagno vite

I lavori in vigna e in cantina: la primavera

Articolo redatto in collaborazione con Roberto Nantiat, enologo di Tenuta Montemagno

Degustare un buon vino è l’atto conclusivo di una sublime storia d’amore. Una storia che unisce l’uomo e la natura, la passione per la coltivazione delle vigne e l’accettazione di questa attenzione da parte della natura. Ma quanto lavoro c’è dietro un calice di vino? Si tratta di un lavoro che dura mesi, a volte anni se consideriamo il tempo necessario a ottenere vini invecchiati 3, 4, 5 anni e più.

calici vino

Scopriamo insieme quindi il lavoro che i tecnici enologi eseguono in Tenuta Montemagno nel corso delle stagioni affinché le viti, nel loro percorso di sviluppo e crescita, raggiungano le condizioni ottimali per produrre i grappoli dai quali si otterrà il buon vino da degustare.

Iniziamo questo percorso conoscitivo parlando della primavera. Una stagione importante e, a volte, critica, in quanto soggetta a sbalzi consistenti di temperatura (a volte col ritorno delle gelate), e periodi anche lunghi di siccità come è successo quest’anno nei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile.

Senza l’acqua le piante rallentano la loro crescita, così in questo periodo i tecnici di Tenuta Montemagno hanno mantenuto alta l’attenzione a cogliere eventuali segni di sofferenza delle viti che, fortunatamente, non sono apparsi, segno di una coltivazione in condizioni di salute ottimali.

Maggio ha visto il ritorno della pioggia che ha portato nuova energia per la crescita dei germogli. Nell’attesa dell’arrivo della pioggia, fra aprile e i primi di maggio si è dato corso alla trinciatura e sfalciatura, cioè alla pulizia del terreno dall’erba. Un’operazione che favorisce un migliore assorbimento dell’acqua piovana ed elimina la competizione idrica tra la vite e l’erba. Queste operazioni sono eseguite esclusivamente con l’uso di attrezzi meccanici e senza chimica.

Fra maggio e giugno è stata eseguita una potatura verde, precisamente la spollonatura e la scacchiatura, con la rimozione dei germogli in eccesso. Questa operazione, ben calibrata, consente di equilibrare e favorire la ventilazione all’interno della massa fogliare, con il conseguente beneficio di ridurre la suscettibilità alle malattie fungine e aumentare la capacità di assorbimento dei raggi solari.

A partire da Marzo, con la ripresa vegetativa della vite, la vigna richiede un’attenta gestione della crescita e delle operazioni da effettuare, al fine di garantire il migliore equilibrio vegeto-produttivo e poter quindi arrivare in vendemmia con un prodotto di qualità.

cantine

Altrettanto si può dire per l’impegno richiesto nella gestione dei lavori di cantina. Per quanto riguarda i bianchi fermi di Tenuta Montemagno (Musae, Nymphae e Solis Vis), successivamente alle avvenute fermentazioni alcoliche, i vini sono stati mantenuti a contatto con i lieviti (affinamento sur lies) per circa sei mesi e imbottigliati all’inizio della primavera.

A seguire sono stati imbottigliati lo speziato e fresco Ruber (Grignolino) ed il morbido e intenso Violae (Monferrato rosso). Nel mese di Marzo è stato effettuato il tiraggio della Barbera vinificata in bianco, per produrre lo Spumante TM Brut. A questa operazione è seguito un mese circa di rifermentazione e rimarrà per i prossimi 24 e 36 mesi in affinamento sui lieviti.

I vini ancora presenti in cantina rimangono in affinamento, chi in vasca di acciaio (Austerum, Nobilis, Invictus) e chi in legno (Mysterium), in attesa del perfetto momento per essere messi in bottiglia.

Tanto il lavoro da svolgere in primavera e tanto è l’amore che doniamo per produrre vini nelle condizioni migliori per raggiungere le tavole di degustazione di tutto il mondo.