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Infernot e Big Bench

Il Monferrato, fra Infernòt e Big Bench – panchine giganti

Percorrendo le strade del Monferrato è facile incrociare cartelli che indicano “Circuito degli Infernòt”, indicazioni che ci portano a scoprire queste costruzioni tipiche del territorio, entrati a far parte del patrimonio Unesco nel 2014. Si tratta di ambienti sotterranei costruiti nei livelli inferiori di comuni abitazioni, scavando la pietra da cantoni (tufo), una roccia arenaria presente unicamente in questa porzione di Piemonte.

Gli Infernòt  sono caratterizzati dall’assenza di luce e aerazione diretta e sono adibiti solitamente a cantina o dispensa. Ciò che li distingue dalle tradizionali cantine, che si trovano generalmente a un livello sotterraneo inferiore, è il loro utilizzo concentrato soprattutto sulla conservazione del vino imbottigliato.

Gli Infernòt furono costruiti quasi tutti da contadini senza alcuna nozione di ingegneria o architettura, ma sono ancora intatti grazie alla solidità e alla particolare resistenza del materiale di scavo. Visitarli è un percorso che consigliamo vivamente, perché si tratta di scoprire qualcosa di unico. 

Il cuore del territorio degli Infernòt  comprende i comuni della valle Ghenza – Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, Cella Monte, Cuccaro, frazione Moleto di Ottiglio, Frassinello Monferrato, Olivola, Sala Monferrato, Vignale Monferrato, Camagna Monferrato e Fubine.

Questo secondo articolo, dedicato al territorio del Monferrato, “disegna” la mappa di alcuni paesi dove è possibile visitare gli Infernòt: mete tutte facilmente raggiungibili da Tenuta Montemagno, in auto o con la motocicletta. Per ciascuna località abbiamo aggiunto qualche indicazione paesaggistica o artistica di rilievo, come le Big Bench (panchine giganti), installazioni artistiche ispirate al progetto dell’americano Chris Bangle, per valorizzare Monferrato. Sono i punti di un viaggio di esplorazione “dall’alto”, perché il paesaggio che si può ammirare seduti sulla Big Bench toglie davvero il fiato!

Non potevano mancare poi alcuni suggerimenti dedicati ad assecondare il gusto e il sapore. Abbiamo quindi indicato qualche locale dove recarsi per pranzo o semplicemente per degustare un buon calice di vino.

Buona visita, e quando sarete sul posto, non dimenticate di scattarvi delle fotografie e di pubblicarle sui canali social con l’hashtag #DiscoverMonferrato

mappa itinerario 5 novembre 2021

Itinerario: Cella Monte – Cuccaro e Lu Monferrato – Fubine – Vignale Monferrato 

Totale km: 50 Km. circa

Tempistica prevista: 1h 30’

Mezzo consigliato: Auto – Moto

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CELLA MONTE

stemma Cella Monte
Stemmi Comunali Italiani, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=779496

Il paese di Cella Monte, raggiungibile da Tenuta Montemagno in mezz’ora circa percorrendo le strade provinciali 52, 50 e 42 in direzione nord, si trova tra Casale Monferrato e Alessandria, nel cuore dei Paesaggi Vitivinicoli del Monferrato, patrimonio dell’Unesco dal 2014 insieme a quelli di Langhe e Roero.

Cenni storici

Passeggiando fra i vicoli del paese è facile trovare conchiglie incastonate fra i muri delle case, tracce di quel mare che una volta, nella preistoria, ricopriva queste colline. È proprio dal mare che deriva la pietra arenaria nella quale sono scavati gli Infernòt: la Pietra da Cantoni. Tutto il paese è realizzato sfruttando questa particolare pietra, che dona agli occhi del turista quel colore giallo caratteristico e molto gradevole, chiaro ma dai toni caldi.

A Cella Monte, nel Palazzo Volta, ha sede l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni.

Un luogo dove è possibile approfondire la conoscenza su questa particolarità del Monferrato. Il Palazzo Volta è anche un monumento d’interesse storico e artistico ed è visitabile su prenotazione (https://www.ecomuseopietracantoni.it/info-utili/).

Anche la Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, le cui origini risalgono al 1299, val bene una visita. Al suo interno sono conservate opere di Pietro Ivaldi e altri pittori italiani.

Riprendendo la strada e spingendosi poco più a nord del paese, si raggiunge Rosignano Monferrato, nelle cui vicinanze si può osservare la Big Bench (panchina gigante) nr. 41, Rosso Grignolino.

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CUCCARO E LU MONFERRATO

Proprietà Araldica Civica

Lasciandosi Cella Monte alle spalle e proseguendo lungo la SP 50 dapprima e la SP 66 poi, si raggiungono i paesi di Cuccaro e Lu Monferrato. Una volta i due abitati erano divisi, ma dal 2019 sono stati fusi in un unico comune.

Cenni storico artistici 

I sentieri che collegano, fra colli e vigneti, Cuccaro e Lu Monferrato, consentono di godere dei bellissimi panorami del circondario. Passeggiando fra i vicoli del borgo di Lu, si possono scoprire torri antiche – la Torre che fa parte del gruppo di Torri segnalatorie con quella di Viarigi, e viste piacevoli quanto inusuali sui tetti del paese.

Lu Monferrato

Nei pressi dei due centri si trovano due panchine giganti. Una, la nr. 99, è la Big Bench di Cuccaro. Circondata da ampi campi di lavanda, che fra giugno e luglio fioriscono offrendo uno spettacolo che nulla ha da invidiare ai manti lilla Provenzali. La panchina di Cuccaro è, ovviamente, color lavanda.

A Lu, in località Mirabello, si può invece scorgere la Big Bench nr. 98, dai toni intensi blu e giallo.

big bench

Nell’abitato di LU, in piazza di San Valerio, ha sede Casa Raffaldi, dove si trova uno degli Infernòt più belli della zona: molto antica, con soffitti a cassettoni e un pozzo profondo 60 metri. Nella zona sotterranea si trova la cantina dove si vedono ancora le fondamenta della costruzione, con archi a sesto acuto. Scendendo ulteriormente si giunge in un profondo Infernòt, la gemma di questa abitazione. Secondo quanto narra il padrone di casa, un tempo era chiuso da un muro che, una volta abbattuto, ha rivelato ciò che si celava dietro ad esso: un lago azzurro di acqua sorgiva. Oggi è perfettamente asciutto, illuminato e percorribile. Consigliamo vivamente tutti coloro che desiderino visitare l’Infernòt Raffaldi, di verificare l’accessibilità contattando direttamente la famiglia.

Specialità gastronomiche 

Se andar su e giù per i colli del Monferrato vi ha fatto venire fame, potrete trovare adeguato ristoro al Ristorante La Commedia della Pentola, nella frazione Borghina di Lu. Il ristorante offre agli ospiti un’atmosfera rustica e una cucina fantasiosa, realizzata con ingredienti locali, per lo più a chilometro zero.

La commedia della pentola

Ristorante La Commedia della Pentola

Frazione Borghina 1

15040, Lu Monferrato (AL)

info@lacommediadellapentola.it

+39 0131 741706

+39 339 8833626

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FUBINE

Stemma Fubine Monferrato
Stemmi Comunali Italiani, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=8692325

Il paese di Fubine è vicino a Cuccaro Monferrato e lo si raggiunge velocemente percorrendo la SP 74. Il paese è collocato a mezzavia fra le colline e la pianura, sempre in provincia di Alessandria.

Cenni storico artistici

Qui si trova la maggiore concentrazione di Infernòt. Ne sono stati censiti oltre 50 e grazie a un progetto di valorizzazione del territorio, ne sono stati recuperati alcuni di pregevole importanza, come quello sotto il palazzo del Comune e quello denominato l’Infernòt degli Angeli, entrambi aperti per visite durante tutto l’anno.

Castello Fubine

A Fubine è visitabile anche il castello (Palazzo Bricherasio), le cui prime tracce di esistenza risalgono al 1041, in un documento firmato dall’Imperatore Enrico III. Altrettanto interessante il Giardino Pensile, realizzato, probabilmente, prima del 1800. La narrazione vuole che vi si trovassero piantate diverse specie di alberi, tra cui alcune Palme e una Sofora tuttora verdeggianti.

Specialità gastronomiche

Se non avete ancora soddisfatto il piacere del gusto e della gola, dovete assolutamente fare un salto al ristorante ai Due Olmi. Qui, oltre a poter deliziare il palato con piatti della cucina tradizionale monferrina e degustare i vini del territorio, potete visitare un Infernòt perfettamente conservato

Infernot ai Due Olmi

Ristorante ai Due Olmi Ro.Ma

Via Pietro Longo 14

15043 Fubine AL

Tel. 389 555 9359

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VIGNALE MONFERRATO

stemma Vignale Monferrato
Proprietà Araldica Civica

Percorrendo la SP 50, in pochi minuti si raggiunge Vignale Monferrato, un piccolo gioiello arroccato su un’altura, abitato da meno di 1000 persone ma colmo di numerose ricchezze paesaggistiche e storiche.

Cenni storico artistici 

Dalla terrazza della chiesa di San Bartolomeo, posta in cima all’altura di Vignale, è possibile osservare, nelle giornate più terse, il possente arco alpino sul quale si affaccia il belvedere: dall’Appenino Ligure all’estrema sinistra, alla cima appuntita del Monviso al centro fino, a destra, allo splendido gruppo del Monte Rosa.

Paesaggio belvedere

A Vignale Monferrato si trovano importanti e originali Infernòt. Da visitare assolutamente l’Infernòt Belvedere, che prende il nome dal Belvedere Melvin Jones, fondatore del Lions Club International, e l’Infernòt di Palazzo Callori (Conti di Vignale), un imponente edificio dalle fondamenta medievali, oggi sede dell’Enoteca Regionale del Monferrato, dove l’utilizzo della pietra da cantoni è osservabile anche sui muri esterni.

Infernot e Palazzo Callori
Infernòt Belvedere e facciata palazzo Callori

Il Monferrato è una terra ricca dal punto di vista storico artistico, capace di donare tante emozioni. Ci auguriamo che questo tour, dedicato agli Infernòt e alle Panchine Giganti, sia stato piacevole quanto emozionante per tutti quelli che hanno voluto scoprirlo.

#DiscoverMonferrato

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