Montemagno Monferrato

Il territorio attorno a Tenuta Montemagno Relais & Wines

Il Monferrato è un’area piuttosto ampia, di natura prevalentemente collinare, compresa quasi esclusivamente all’interno delle provincie di Asti e Alessandria. Il suo territorio è suddiviso in tre aree ben distinte: Basso Monferrato, Monferrato Astigiano (dove si trova Tenuta Montemagno) e Alto Monferrato. 

Tutta l’area è ricca di luoghi da visitare d’interesse storico, artistico e, naturalmente eno-gastronomico.

Parlare di territorio vuol dire anche esserne parte integrante, conoscerlo e promuoverlo. 

È proprio per questo che in Tenuta Montemagno Relais & Wines abbiamo deciso di dare vita ad un’iniziativa di diffusione della conoscenza del Monferrato, creando itinerari da percorrere facilmente, e in giornata, sfruttando la favorevole posizione della Tenuta, per chi lo desidera, come luogo di partenza e arrivo.

Si tratta di itinerari nei quali forniamo alcuni suggerimenti sui luoghi da visitare, ma che non sono assolutamente da considerarsi esaustivi per tutto ciò che si può vedere o fare nelle località indicate. 

Lasciamo allo spirito di chi vorrà seguire questi nostri suggerimenti attenersi solo a quanto descritto negli articoli, oppure spingere la propria curiosità oltre la collina all’orizzonte.

Iniziamo quindi con il primo itinerario che si sviluppa lungo un percorso di 35 Km. circa, toccando i principali paesi dell’area circostante la Tenuta. Per ciascuna delle località indicate, abbiamo fornito qualche indicazione storica, sulle particolarità da vedere e sulle specialità da “gustare”. 

Ci auguriamo che questa iniziativa sia di gradimento e invitiamo coloro che faranno questo e i prossimi percorsi, a fare fotografie, magari vicino ai luoghi indicati nell’articolo e a pubblicarle sui canali social con l’hashtag #tenutamontemagno #DiscoverMonferrato

Buon viaggio!

Itinerario: Montemagno – Casorzo – Grazzano Badoglio – Altavilla – Viarigi 

Totale km: 35 Km. circa

Tempistica prevista: 1,5 h (auto/moto)

Mezzo consigliato: Auto – Moto – Bicicletta

MONTEMAGNO

Iniziamo dal paese cui la Tenuta prende il nome: Montemagno. Osservando il panorama dal piazzale della cantina o dalla piscina, il paese si trova esattamente a Sud-Ovest. Riconoscibile facilmente anche da diversi km di distanza grazie alla merlatura delle antiche mura, il borgo di Montemagno si raggiunge in una manciata di minuti d’auto.

Cenni storici

Qui ha sede un imponente castello, uno dei meglio conservati dell’Astigiano, eretto nel X secolo, oggi proprietà privata, visitabile su richiesta attraverso il portale del comune di Montemagno.

L’impianto medievale del paese, unico nel Basso Monferrato, è ancora oggi ben visibile: dalla prima fortificazione, divenuta poi l’imponente castello coronato da merlatura ghibellina, si diramano a raggiera, dai resti delle mura, dodici vicoli chiusi a disegnare il “recinto vecchio”.

Percorrendo i vicoli del centro storico, si giunge in Piazza San Martino dominata dalla chiesa dell’Assunta e dalla maestosa scalinata a tre terrazze, in stile barocco, che richiama il disegno della celebre scalinata di Piazza di Spagna a Roma.

Immagine tratta dal sito del Pastificio Baracco
(https://pastificiobaracco.it/)

Specialità 

Dopo aver visitato il centro di Montemagno, è d’obbligo fare una tappa al Pastificio Baracco, dove vengono prodotti pasta fresca, pasticceria e condimenti che sono distribuiti quotidianamente in tutto il Piemonte.

Assolutamente da non perdere i famosi “Agnolotti Monferrini” (da provare con ragù bianco), per cui Pastificio Baracco è conosciuto in tutto il nord Italia.

Pastificio Baracco

Via Casale 32, Montemagno

Tel. 0141/63329

Cucina tipica 

Il ristorante La Braja offre una cucina tipica regionale e Monferrina, legata alle tradizioni storiche del luogo. La capacità del locale, nella zona giardino, è di 60 coperti circa.

Ristorante La Braja

Via San Giovanni Bosco, 11, Montemagno

Tel. 0141/653925

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CASORZO

Da Montemagno ci spostiamo verso Casozo, attraverso il paese di Grana su una strada che permette di godere della visione panoramica delle Colline del Marchesato e dei borghi con un suggestivo itinerario a valenza storica, artistica, paesaggistica e, ovviamente, enogastronomica.

Cenni storici 

Le origini di Casorzo risalgono a molto tempo fa. L’insediamento e lo stesso nucleo della popolazione Casorzese vantano origini che risalgono all’epoca celtica, quando alcuni fabbricanti di formaggi, da Plinio chiamati Casurciulli, si riunirono, per motivi di difesa all’altura che da loro prese il nome: Casurcium o Casurtium.

Nel centro del paese si può visitare la parrocchia di San Vincenzo martire, di stile barocco, realizzata nel 1730 e situata in posizione dominante sul sito del castello ormai scomparso. Il sagrato ospita un maestoso ippocastano bicentenario (tra gli alberi monumentali piemontesi), ritratto in un quadro conservato all’interno della chiesa.

Luoghi d’interesse

Immagine tratta da Mezzopieno News 
(https://mezzopieno-news.tumblr.com/post/173475498826/il-ciliegio-nato-sopra-il-gelso-la-natura)

Una tappa assolutamente da non perdere è il Bialbero di Casorzo, un rarissimo esemplare di ciliegio cresciuto sulla sommità di un gelso. Entrambe le piante sono vive e godono ottima salute tanto che ogni anno regalano una splendida fioritura diversificata.

Ottima area panoramica immersa nelle colline del Monferrato presenta tavoli e panchine, perfette per un picnic, una pausa all’ombra del particolare albero, o perché no, per un aperitivo diverso dal solito con un bel TM Brut 24 mesi.

Casorzo è inoltre nota per aver dato il nome a una Malvasia (per l’appunto la Malvasia di Casorzo). 

Un vitigno autoctono coltivato in una zona molto delimitata del territorio che abbraccia cinque comuni in totale. La nostra Tenuta è compresa in questo territorio e, infatti, produciamo tre vini dolci con questo vitigno (Dulcem, Nectar e TM Roses), e un distillato, la grappa Argentum XLV.

Se volete dunque respirare i sentori super aromatici di questo prezioso vino, consigliamo quattro passi nei suggestivi vigneti che circondano Casorzo.

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GRAZZANO BADOGLIO

Cenni storici 

Riprendendo la strada panoramica della Colline del Marchesato a Casorzo e procedendo verso nord, si raggiunge il paese di Grazzano Badoglio. 

Qui, nel 961, fu fondata l’antica abbazia Aleramica dal primo Marchese del Monferrato, Aleramo. L’edificio, oggi sede di una parrocchia del paese è di particolare rilevanza architettonica. Della prima costruzione sono ancora visibili la torre campanaria romanica; il porticato della vecchia casa parrocchiale con balconcino; il chiostro, oggi ristrutturato e riportato agli antichi splendori e, infine, l’abside di forma ottagonale.

Un altro sito d’interesse storico è rappresentato dalla tomba di Aleramo I°. 

La leggenda narra che Ottone I°, allora Imperatore del Sacro Romano Impero, concesse ad Aleramo tanto territorio quanto egli fosse riuscito a percorrerne cavalcando senza sosta. Questo territorio corrisponde al Monferrato e il nome deriva da “mun“(mattone) e da “frà” (ferrare), ovvero dai mattoni utilizzati per ferrare i cavalli che Aleramo cavalcò.

Luoghi d’interesse 

Il territorio comunale di Grazzano Badoglio ospita una delle panchine giganti del progetto artistico Big Bench. L’iniziativa, nata nel 2010 da un’idea del designer americano Chris Bangle, ha l’obiettivo di sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala. Numerose le installazioni presenti in Piemonte e, in particolare nell’alta Langa. L’installazione di Grazzano Badoglio, di un deciso colore rosso, è stata inaugurata a luglio 2020 e si trova si trova in contrada Cornaleto.

Cucina tipica 

Il ristorante Il Bagatto è una meta dove assaporare piatti tipici, soprattutto i primi e il fritto Piemontese, della cucina regionale.

Ristorante Il Bagatto

Piazza Cotti 17, Grazzano Badoglio

Tel. 0141/925110

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ALTAVILLA MONFERRATO

Cenni storici 

Riprendendo la strada e percorrendo verso oriente, in sequenza, le strade provinciali 30b, 42, 30 e 52, si giunge ad Altavilla Monferrato, un altro borgo di questo lembo di territorio. 

Qui ha sede la distilleria Mazzetti d’Altavilla, un’azienda che prende il nome dalla famiglia Mazzetti, fondata ben 175 anni fa e nota a livello nazionale e internazionale per i suoi distillati.

La distilleria è visitabile (si consiglia la prenotazione) ed è una tappa consigliata per gli amanti delle grappe e dei liquori, ma anche per chi desidera gustare dolci e cibi profumati con i preziosi distillati dell’azienda, o provare le creme di bellezza con essenze di grappa.

Mazzetti d’Altavilla

Viale Unità D’Italia 2, Altavilla Monferrato

Tel. 0142/926147

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VIARIGI

Cenni storici 

Proseguiamo il viaggio verso l’ultima tappa: Viarigi. Che si trova fra Altavilla e Montemagno. 

Il paese è “aggrappato” alla collina e le case e le strade si adeguano a questa caratteristica, con scale, sottoportici, ripidi tornanti, muraglioni. Il simbolo di Viarigi è la torre di avvistamento, di origine medioevale, che domina dall’alto il paese e il territorio circostante. Costruita intorno al 1320, la torre fa parte di una rete di difesa e di comunicazione, basata su un sistema di torri e punti ben visibili dalle colline circostanti (comprendente anche Montemagno, Grana, Casorzo, Grazzano, Moncalvo e Rinco, a nord, Vignale, Carnagna, Lu, San Salvatore a sud). Sottoposta nel corso dei secoli a numerosi interventi murari, la torre dei segnali è visitabile ogni ultima domenica del mese da aprile a ottobre.

Consigliamo vivamente una visita alla torre. Dalla sua sommità si può godere della vista mozzafiato su tutto il territorio Monferrino. 

Deda84, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Dopo la visita alla torre, rientrare alla Tenuta Montemagno è semplicissimo, anche perché la strada che ci riporta verso il paese si trova esattamente di fronte alla collina su cui si stagliano le antiche mura dell’azienda.

Leggende e racconti

Il patrono di Viarigi è Sant’Agata a cui è dedicata la Chiesa principale del Paese dove possiamo ammirare sul sagrato la statua del Beato Don Luigi Variaria, missionario salesiano in Sudamerica e grande appassionato di musica. Proprio intorno a Sant’Agata è avvolta una delle due leggende popolari di questo paese. Imboccando il Sentiero Cerola partendo dalla vicina Fubine si può andare alla ricerca del luogo dove probabilmente venne seppellita la Santa. Secondo la narrazione popolare infatti Sant’Agata aveva diversi fratelli e sorelle. Per ognuno di loro vennero costruite delle piccole chiesette e cappelle.

Di Viarigi però sentirete parlare anche dei “Magnetisà” e di un particolare sacerdote che a metà del ‘800 fece parlare molto di sé finendo per essere condannato per eresia ed allontanato dalla comunità insieme ad una misteriosa Madonna Rossa. Secondo le credenze Don Antonio Grignaschi, originario della Val d’Ossola, oltre ad essere un uomo carismatico e di bell’aspetto era in grado di smuovere il cuore dei suoi fedeli grazie ad un fluido magnetizzante contenuto in un anello. Per più di cent’anni si è cercato di mettere a tacere questa storia.

Il Monferrato è una terra fatta di emozioni e storia, ci auguriamo dunque che questo piccolo tour sia stato piacevole quanto emozionante per tutti quelli che hanno voluto scoprirlo.

#tenutamontemagno

#DiscoverMonferrato

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