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KeyWords Tenuta Montemagno 2025: Experience

Siamo monferrini, piemontesi, italiani…eppure per riassumere in una sola parola i nostri sforzi in vista della riapertura il 01 marzo 2025, la sintesi della lingua anglosassone è perfetta. 

Experience non significa solo “esperienza”, ma include molteplici significati correlati alla conoscenza, alla sperimentazione delle situazioni che si stanno vivendo… proprio da qui ripartirà la stagione 2025 del nostro Relais&Wine. 

L’obiettivo è di rendere indimenticabile la permanenza nel nostro Boutique Hotel, da qualche mese elevato a “Relais a 5 stelle”.

Durante il periodo di chiusura al pubblico (dal 23.12.24 al 28.02.25) saremo al lavoro per rendere i soggiorni dei nostri ospiti ancora più piacevoli, con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, implementando migliorie sia nei servizi offerti, che nelle strutture a disposizione degli ospiti. Piccole grandi attenzioni volte a rendere ancora più confortevoli le nostre suite, più rilassante la permanenza nella nostra suite SPA e più raffinata l’offerta gastronomica del nostro ristorante La Civetta sul Comò.

Al centro delle nostre 5 stelle brillerà, come sempre, la galassia della nostra cantina con le etichette di vini autoctoni, rossi e bianchi del Monferrato e le immancabili bollicine metodo Classico, la firma di Tenuta Montemagno. 

Il fil rouge che guiderà le “experience 2025” a Tenuta Montemagno sarà il “bon vivre”, inteso come tempo speso bene, per stare bene con sé stessi, grazie al luogo in cui ci si trova.

E il vivere bene parte dal rispetto e dalla tutela dell’ambiente, garanzia di benessere per gli ospiti che soggiorneranno al nostro Relais. Fra i pilastri che sostengono l’approccio alla Sostenibilità di Tenuta Montemagno, il 2025 vedrà la luce Secret Garden, un orto botanico biodinamico nel quale saranno coltivate verdure fresche, erbe aromatiche e fiori commestibili destinati alla cucina del ristorante e ingredienti centrali di una cucina esperienziale da vivere nell’orto stesso, dove gli ospiti potranno distribuirsi su due tavoli e immergersi nella experience sotto la guida di due Tableu Chef.


Il territorio al centro, quindi, sotto tutte le sue forme e sotto tutti i punti di vista, anche dall’alto. Sì perché sempre con il nuovo anno sarà possibile restare estasiati dalla bellezza del Monferrato osservandolo da un elicottero oppure da aerei da turismo. Il volo in elicottero sul Monferrato (questo il titolo della Experience) prenderà il via dal piazzale antistante la Cantina di Tenuta Montemagno e porterà i visitatori a sorvolare vigneti, castelli medievali e pittoreschi borghi per 30 minuti.

L’esperienza Colline e Castelli, invece, prevede un trasferimento dalla Tenuta all’Accademia di Volo di Casale Monferrato; da qui decolleranno gli aerei a elica che condurranno gli ospiti, sempre per 30’ circa, sopra lussureggianti colline verdi, i borghi storici e gli antichi castelli che definiscono il paesaggio del Monferrato.

Proporremo sempre il percorso delle degustazioni guidate alla scoperta delle nostre 16 etichette, oltre alle 5 di spirits (liquori e grappe) in cantina, sala degustazione o in vigna a bordo della nostra ormai leggendaria “Panda rossa spiaggina”; le cene con menù degustazione elaborate da Giampiero Vento, Executive Chef de La Civetta sul Comò, che inviteranno alla scoperta del territorio attraverso la rivisitazione di piatti della tradizione, con contaminazioni sempre più contemporanee, raffinate e ricercate.

Ma la cucina e il nostro vino saranno anche le comparse di romantici palcoscenici con gli aperitivi al tramonto serviti in vigna o all’ombra del nostro nocciolo sulla sommità della collina che sovrasta la Tenuta, in cui gli attori principali saranno i nostri ospiti.

Forti del successo ottenuto nel 2024, anche per il prossimo anno i nostri ospiti potranno proseguire lungo percorso alla riscoperta delle tradizioni piemontesi con la “merenda sinoira”

Direttamente dalle origini contadine monferrine, un’offerta che mira a riproporre antiche usanze rielaborate in chiave contemporanea. Quello che una volta era vissuto come momento conviviale di metà giornata con una merenda sull’aia o nei campi, lo riproporremo come “merenda rinforzata” che accompagnerà gli ospiti verso l’ora di cena o che potrà sostituirla. Alla base della proposta gastronomica ci saranno piatti freddi, da poter degustare all’aperto, prodotti rigorosamente a Km0 e rispettosi dell’antica cultura gastronomica piemontese, accompagnati dalle nostre etichette di grandi autoctoni di carattere o di bianchi e rossi del Monferrato dalla beva più immediata, ma caratterizzati da un’aromaticità unica.

Protagonista assoluto del “bon vivre” sarà il nostro ristorante La Civetta sul Comò e le interpretazioni dell’Executive Chef Giampiero Vento e della sua brigata di cucina.

Saranno riproposti alcuni piatti particolarmente apprezzati dai nostri ospiti come il “Carciofo spinoso di Albenga” rielaborato in versione confit su crema di cavolfiore arrosto, spuma di parmigiano vacca rossa e limone candito o la nostra personalissima versione salata della panna cotta per valorizzare i frutti dell’autunno in cucina.

Sin qui le certezze….all’estro dello Chef è affidato il nuovo menù che vedrà la luce nei prossimi due mesi di chiusura al pubblico del Relais e del Ristorante.

La proposta gastronomica sarà arricchita anche da un raffinato carrello dei formaggi, per concludere le nostre degustazioni con una vera e propria “Cheese Experience” made in Piemonte, patria di nobili formaggi apprezzati in tutto il mondo, basti ricordare il famoso Castelmagno e le prelibate tome nelle differenti stagionature.

la civetta sul comò


Una tale proposta apre la strada per degustazioni incrociate con le nostre etichette…e allora spazio agli abbinamenti anche arditi, da scoprire al termine di una cena o, perché no, in un menù dedicato “Cheese&Wine”.

Ma Tenuta Montemagno è anche e, soprattutto, benessere e relax per i nostri ospiti. Amplieremo le proposte di trattamenti offerti nella nostra Suite SPA ADHARA con la possibilità di prenotare massaggi di coppia o di fruire in via esclusiva della struttura. Ai nostri ospiti saranno proposti in esclusiva i prodotti della linea Vigneul, cosmetici che “nascono” nelle nostre vigne per donare i benefici effetti delle proprietà nutritive dell’uva.

Le sorprese per il 2025 saranno molte, seguici sui nostri canali social per rimanere aggiornato e vieni a trovarci a partire dal 1° di marzo.

 

Nel frattempo, puoi continuare a godere delle nostre eccellenze acquistando direttamente sul nostro shop on line, un’opportunità unica per rimanere connesso con un territorio splendido come il Monferrato e portare in tavola la più vera e autentica delle “Experience”: un calice di buon vino.

brasato al Mysterium

Natale con Tenuta Montemagno

Scopri il piatto dell’Executive Chef Giampiero Vento per la tua tavola di Natale


Il mese di dicembre apre il lungo momento dell’anno dedicato alle feste, alla ricerca di doni sempre originali, pensati e immaginati su misura per i fortunati destinatari, alle ispirazioni per preparare pranzi o cenoni degni di grandi Chef, ma gestibili con i fuochi delle nostre cucine.

Natale, e ancora di più la notte di San Silvestro, sono anche sinonimo di spensieratezza e di desiderio di festeggiamenti in compagnia per vivere momenti indimenticabili.

Anche a Tenuta Montemagno vogliamo regalare a tutti i nostri collaboratori che non si sono risparmiati nel corso dell’anno, un momento di totale relax da trascorrere con gli affetti più cari e approfittarne per godere del meritato riposo in vacanza…per questo il Relais chiuderà lo storico cancello d’ingresso a partire dal 23 dicembre sino al 28 febbraio. Due mesi in cui la Tenuta sarà chiusa al pubblico per riaprire il 1° marzo con tante novità. Ma, ricordatevi, la nostra cantina on line è sempre aperta per i vostri regali o rimpinguare le vostre riserve di vino dopo le festività.

Per farvi arrivare preparati al Natale abbiamo chiesto a Giampiero Vento, Executive Chef de La Civetta sul Comò, un’idea, una ricetta, per un pranzo all’insegna della tradizione monferrina e piemontese, nonostante la sua innegabile vocazione alla cucina contemporanea, ricca di contaminazioni provenienti dalle diverse terre che l’hanno visto tra i fornelli.

Il piatto che ci ha proposto è apparentemente molto semplice da preparare, alla portata di chiunque voglia conquistare i propri ospiti con sapori forti, materie prime eccellenti e un accompagnamento enoico all’insegna delle grandi etichette. Stiamo per presentarvi il “Brasato di Mysterium”.

Procediamo con ordine e indichiamo gli ingredienti base per 15 persone:

– 3kg di “cappello del prete” ideale per le lunghe cotture.

Questo nobile taglio di carne di manzo, noto tra gli addetti ai lavori per essere il “tesoro dei macellai” è ricavato dalla spalla interna del bovino ed è caratterizzato da una leggera venatura di tessuto connettivo che la rende particolarmente gustosa e morbida, sciogliendosi durante la cottura. Il “cappello del prete” è anche conosciuto come “sora, almone o armone, sottopaletta o arrosto della vena” a seconda della zona geografica in cui ci si trova. Il bello dell’Italia a tavola e della scoperta dei suoi territori…

– 3 carote bio

– 3 gambi di sedano croccante

– 2 cipolle bianche

– 30 gr di sale grosso

– 1 mazzetto di aromi dell’orto (rosmarino, timo, alloro, salvia)

– Spezie e chiodi di garofano a piacimento

– 3 bottiglie di Barbera d’Asti Superiore…naturalmente Mysterium

Preparazione:

Lasciar marinare per una notte il cappello del prete nel vino arricchito dalle verdure e dai profumi dell’orto, quindi togliere la carne e porre a bollire la marinatura.

Sigillare la carne in padella con olio EVO e adagiarla nella marinatura dove verrà cotta per 6 ore. Il nostro brasato necessita di sporadiche ma amorevoli attenzioni, per essere girato di tanto in tanto ed essere coperto con la marinatura durante la cottura.

Al termine delle 6 ore, rimuovere la carne, setacciare il fondo di cottura e frullarlo, sino ad ottenere una salsa con cui si copriranno le fette di brasato adagiate sul piatto da portata.

Giampiero, per una volta, è stato ligio alla tradizione e ha limitato al minimo indispensabile l’incursione di ingredienti provenienti dalla sua terra…fa eccezione la passione per i profumi della macchia mediterranea e dell’orto. Vero patrimonio dell’umanità, soprattutto in cucina e, di casa, anche in Tenuta Montemagno grazie al nostro orto che si affaccia direttamente sulle colline vitate.


Mysterium 2019

Ora che il brasato è pronto per essere servito, inizia il risico dell’abbinamento con il nettare di bacco. 

L’accostamento più ovvio e naturale è per assonanza e coerenza con il vino utilizzato per la marinatura: Barbera d’Asti Superiore Mysterium, annata 2019 per celebrare la più bella festa dell’anno con l’etichetta vincitrice dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso.

Volessimo però celebrare il Natale con bollicine a tutto pasto, rimaniamo sempre nelle medesime vigne, quelle più vecchie della Barbera, e stappiamo il nostro TM Brut, un metodo Classico che ha nel vitigno regina del Monferrato la sua espressione per celebrare le festività. Ritroviamo tutte le caratteristiche tipiche della varietà (tannicità, mineralità e complessità aromatica), ammorbidite e rese estremamente piacevoli al palato dalle fasi di spumantizzazione.

 Il brasato, piatto nobile e importante, richiama sicuramente un calice dal lungo affinamento sui lieviti: 36 o 40 mesi nella versione Jeroboam, un abbinamento inaspettato e stupefacente.

Il nostro è un metodo Classico strutturato, complesso, dai sentori di lievito e crosta di pane, frutta matura, petali di rosa, polpa di pesche e albicocche appena colte, ma anche di prugna selvatica e ribes per le etichette dal lungo affinamento.

Il colore è unico: ritroviamo tutte le sfumature del rame e del bronzo, impreziosite da bollicine fini, molto persistenti e croccanti che predispongono il palato ai tannini e alla mineralità tipici del vitigno di provenienza, la Barbera d’Asti.

Non ci resta che alzare i calici, di Mysterium o TM Brut e brindare alla tradizione del Natale!

PS. Naturalmente vi aspettiamo per la riapertura del 1° marzo 2025 per farvi degustare il nuovo menù studiato dal nostro Executive Chef!

vigneto Solis Vis

Solis Vis, il bianco piemontese con il carattere di un grande rosso

Nella terra famosa per dare i natali a grandi vini rossi, ecco che le uve di Timorasso si sono ricavate un posto, di rilievo, al sole. 

Sarà per la natura del terreno argilloso calcareo, per l’esposizione ottimale delle colline monferrine su cui sono state messe a dimora le viti, per la maestria con cui avviene la lavorazione in cantina, il Solis Vis (letteralmente la Forza del Sole) è capace di trasmettere sensazioni ed emozioni che nulla hanno da invidiare a quelle dei più pregiati vini a bacca rossa.

TMM Solis Vis

Il Timorasso è dunque un vino bianco particolare, capace di raggiungere importanti gradazioni e di accompagnare le portate caratterizzate da una forte personalità: dai formaggi stagionati e saporiti tipici della produzione piemontese, al baccalà, crostacei, molluschi fino alle scaloppe di foie gras e al pollame speziato.

Le caratteristiche organolettiche del nostro Solis Vis sono la perfetta sintesi della grande struttura data dal terreno di cui trattiene la spiccata mineralità e l’importante acidità, con l’ottima esposizione a Sud – Sud Ovest che contribuisce a generare ed enfatizzare la componente aromatica così complessa e ampia. Il lungo affinamento in cantina completa l’opera della natura e porta nel calice una grande eleganza e freschezza, oltre a una inaspettata longevità per un vino bianco.

Anche per questa sua peculiare capacità di migliorare con il trascorrere degli anni, il Timorasso è “il bianco che più assomiglia a un vino rosso”.

Il Timorasso “Solis Vis” di Tenuta Montemagno, grazie al lavoro in vigna curato dal nostro agronomo Maurizio Cerrato e in cantina da Gianfranco Cordero, riceve, anno dopo anno, riconoscimenti nazionali e internazionali sempre più importanti.  L’apprezzamento per le caratteristiche tipiche di questa etichetta, è la riprova che l’impegno nel voler riportare sulle  colline del Monferrato questa uva che stava scomparendo e che non è  affatto semplice da coltivare, incontra i favori della critica e, soprattutto, degli appassionati. 

Un pubblico che, spesso, scopre questo bianco grazie alla sua ecletticità negli abbinamenti con i piatti, matrimoni del gusto non scontati e sorprendenti.

Al ristorante “La civetta sul comò”, situato nella sala della Torre di Tenuta Montemagno, si potranno gustare portate ideate per valorizzare al meglio la nostra produzione enoica e regalare così una vera e propria immersione nei sapori e nei profumi del Monferrato.

Tra gli abbinamenti più particolari proposti dal nostro Executive Chef Giampiero Vento, troviamo, tra le entrée la Palamita in carpione, salsa verde e croccante salato alle mandorle. Un pesce azzurro, tipico del “Mare Nostrum”, ricchissimo di Omega 3, caratterizzato da una carne molto gustosa e compatta, ammorbidita dalla carpionatura ed esaltata dal profumo delle mandorle.

La mineralità tipica del Solis Vis, esalta questo connubio di sapori, mentre la sua grande struttura valorizza la lavorazione in carpione di questo pesce di mare.

Un altro abbinamento, sicuramente più classico e sempre apprezzato, è con il vitello tonnato reinterpretato in chiave contemporanea dal nostro Chef

vitello tonnato

Passando ai primi piatti, la proposta di abbinamento trova l’ideale connubio con una portata complessa ed equilibrata che porta, ancora una volta, gli ingredienti del nostro assolato Sud, sulla tavola piemontese: Spaghetti del “pastificio Di Martino” con pomodoro arrosto, Gambero Mazarese e crema di bufala. I profumi, l’eleganza e la struttura decisa del nostro Timorasso valorizzano ogni singolo ingrediente, esaltandone la persistenza al palato e predisponendo l’ospite all’assaggio successivo.

baccalà

Con l’avvicinarsi dell’estate, non possiamo che concludere il nostro percorso del gusto, con un piatto che subito ci riporta alla mente i profumi del mare, il calore del sole, le spiagge assolate della nostra bella Italia. Ecco servito il Trancio di baccalà in olio cottura, agli agrumi e peperone in agrodolce… Un tuffo nei colori e nei sapori della nostra penisola, il cui vessillo veste, in questa occasione, i colori del giallo paglierino delle uve del Timorasso e del verde brillante della ceralacca che connota l’etichetta del Solis Vis.

Solis Vis, Monferrato Bianco D.O.C., con uve Timorasso in purezza, un bianco che pare un grande rosso.

Soranus Barolo Tenuta Montemagno

Soranus, il Barolo di Tenuta Montemagno

Il tralcio che lega il Re dei vini piemontesi all’Impero Romano, affonda le proprie radici nell’albero genealogico della famiglia Barea, proprietaria di Tenuta Montemagno. Barolo Soranus prende, infatti, il nome da Quinto Marcio Barea Sorano, proconsole in Asia ai tempi dell’imperatore Nerone tra gli anni 50 e 60 D.C.

Tenuta Montemagno Soranus barolo

Ma i natali del Nebbiolo, vitigno da cui ha origine il Barolo, sono ancora più antichi e si perdono nella storia dell’antica Roma; le prime testimonianze sono di Plinio il Vecchio nel suo “Naturalis Historia” dove celebra i fasti vinicoli di un’uva coltivata sulle colline novaresi e di Columella, scrittore romano del 1 D.C. con la sua opera “De re rustica”, il più completo trattato sull’agricoltura dell’antichità. Un’uva dalle lontane origini che rappresenta il “vitigno da terroir per antonomasia” ed è estremamente sensibile alle differenti composizioni dei terreni, così come al clima.   Il Barolo nasce nel cuore delle Langhe, in 11 comuni collocati in un territorio di rara bellezza, riconosciuto nel 2014 come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Tra questi 11 comuni, il più esteso è certamente quello di LA MORRA, ove hanno dimora le viti da cui produciamo il nostro Barolo Soranus.

Come tutte le uve di Tenuta Montemagno, anche per il nostro Barolo, la raccolta è rigorosamente manuale per preservare la salute dei grappoli e farli giungere in cantina il più salubri possibile. La fermentazione è di circa 20 giorni, cui seguono lunghi periodi di affinamento in legno (botti grandi e piccole) per almeno 24 mesi.

Tenuta Montemagno Barolo

La scelta del territorio di LA MORRA, rispecchia la volontà di Tenuta Montemagno di creare vini dal grande carattere, importanti, ma caratterizzati dalla piacevolezza e dalla morbidezza, dall’eleganza e dalla finezza, dalla ricchezza del bouquet e dalla sua complessità.

Tutti elementi che ritroviamo nel Nebbiolo allevato in questo lembo delle Langhe e dovuti alle caratteristiche dell’area Tortoniana delle colline di LA MORRA, caratterizzate da un terreno marnoso / calcareo, in cui affondano le radici le vigne di oltre 40 anni.

Il risultato è un Barolo estremamente equilibrato, in cui si ritrovano le caratteristiche tipiche del Nebbiolo che cresce sulle colline di LA MORRA. Il colore è un rosso granato che vira sulle tonalità aranciate con l’invecchiamento, il naso è complesso e particolarmente ricco di sfumature: intense note di pepe nero, cannella e vaniglia, accompagnano un bouquet pieno di frutti rossi, lampone e ciliegie sotto spirito. Al palato ritroviamo la struttura data dai tannini, che esaltano le note dei frutti rossi, della liquirizia e delle spezie.

La scelta di Tenuta Montemagno di vinificare solo i migliori grappoli nelle annate più promettenti, rappresenta un valore assoluto per i nostri appassionati. Uno sforzo premiato con due Medaglie d’oro per l’annata 2013 al DWA (Decanter Worldwine Award) al Wine Hunter e per l’annata 2015 al Mundus Vini International Wine Competition.

Il legame con il territorio è evidente anche dalle assonanze con i due prodotti principi delle Langhe e del Piemonte: le nocciole e il tartufo, di cui ritroviamo intatti ed esaltati i profumi.

Tenuta Montemagno food tartare con tartufo

Gli abbinamenti ideali per accompagnare il “Re dei Vini…o il Vino dei Re”? Sicuramente il più nobile dei tuberi, il Tuber Magnatum o, più comunemente, Tartufo bianco e tutti i piatti della tradizione piemontese che lo vedono protagonista: tajarin, ravioli, battuta… ma non solo. Se pensiamo a un primo di origine piemontese, l’accompagnamento ideale è con Tajarin al tartufo o al sugo di arrosto.

Il Barolo si esprime al meglio con secondi piatti dal gusto corposo e importante, ottenuto con marinature e lunghe cotture. Stracotti e brasati di carni rosse e selvaggina come la lepre in salmì o la guancetta marinata nello stesso Soranus, rappresentano l’abbinamento che esalta il bouquet del Barolo di LA MORRA e i sapori forti delle portate.

Un connubio ardito ma dall’effetto gustativo? Un dessert a base di cioccolato fondente almeno all’80%.

Chef Giampiero Vento ristorante Tenuta Montemagno

Non lasciamoci però indurre da sperimentazioni azzardate e fusion: i tannini del Barolo poco amano la cucina molto speziata e il suo delicato bouquet entrerebbe in conflitto con i piatti particolarmente piccanti. Giampiero Vento, Chef Executive de “La Civettà sul comò” sarà capace di emozionare gli ospiti del ristorante del nostro Relais&Wine, garantendo il matrimonio ideale tra il Re dei Vini e la cucina gourmet.