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brasato al Mysterium

Natale con Tenuta Montemagno

Scopri il piatto dell’Executive Chef Giampiero Vento per la tua tavola di Natale


Il mese di dicembre apre il lungo momento dell’anno dedicato alle feste, alla ricerca di doni sempre originali, pensati e immaginati su misura per i fortunati destinatari, alle ispirazioni per preparare pranzi o cenoni degni di grandi Chef, ma gestibili con i fuochi delle nostre cucine.

Natale, e ancora di più la notte di San Silvestro, sono anche sinonimo di spensieratezza e di desiderio di festeggiamenti in compagnia per vivere momenti indimenticabili.

Anche a Tenuta Montemagno vogliamo regalare a tutti i nostri collaboratori che non si sono risparmiati nel corso dell’anno, un momento di totale relax da trascorrere con gli affetti più cari e approfittarne per godere del meritato riposo in vacanza…per questo il Relais chiuderà lo storico cancello d’ingresso a partire dal 23 dicembre sino al 28 febbraio. Due mesi in cui la Tenuta sarà chiusa al pubblico per riaprire il 1° marzo con tante novità. Ma, ricordatevi, la nostra cantina on line è sempre aperta per i vostri regali o rimpinguare le vostre riserve di vino dopo le festività.

Per farvi arrivare preparati al Natale abbiamo chiesto a Giampiero Vento, Executive Chef de La Civetta sul Comò, un’idea, una ricetta, per un pranzo all’insegna della tradizione monferrina e piemontese, nonostante la sua innegabile vocazione alla cucina contemporanea, ricca di contaminazioni provenienti dalle diverse terre che l’hanno visto tra i fornelli.

Il piatto che ci ha proposto è apparentemente molto semplice da preparare, alla portata di chiunque voglia conquistare i propri ospiti con sapori forti, materie prime eccellenti e un accompagnamento enoico all’insegna delle grandi etichette. Stiamo per presentarvi il “Brasato di Mysterium”.

Procediamo con ordine e indichiamo gli ingredienti base per 15 persone:

– 3kg di “cappello del prete” ideale per le lunghe cotture.

Questo nobile taglio di carne di manzo, noto tra gli addetti ai lavori per essere il “tesoro dei macellai” è ricavato dalla spalla interna del bovino ed è caratterizzato da una leggera venatura di tessuto connettivo che la rende particolarmente gustosa e morbida, sciogliendosi durante la cottura. Il “cappello del prete” è anche conosciuto come “sora, almone o armone, sottopaletta o arrosto della vena” a seconda della zona geografica in cui ci si trova. Il bello dell’Italia a tavola e della scoperta dei suoi territori…

– 3 carote bio

– 3 gambi di sedano croccante

– 2 cipolle bianche

– 30 gr di sale grosso

– 1 mazzetto di aromi dell’orto (rosmarino, timo, alloro, salvia)

– Spezie e chiodi di garofano a piacimento

– 3 bottiglie di Barbera d’Asti Superiore…naturalmente Mysterium

Preparazione:

Lasciar marinare per una notte il cappello del prete nel vino arricchito dalle verdure e dai profumi dell’orto, quindi togliere la carne e porre a bollire la marinatura.

Sigillare la carne in padella con olio EVO e adagiarla nella marinatura dove verrà cotta per 6 ore. Il nostro brasato necessita di sporadiche ma amorevoli attenzioni, per essere girato di tanto in tanto ed essere coperto con la marinatura durante la cottura.

Al termine delle 6 ore, rimuovere la carne, setacciare il fondo di cottura e frullarlo, sino ad ottenere una salsa con cui si copriranno le fette di brasato adagiate sul piatto da portata.

Giampiero, per una volta, è stato ligio alla tradizione e ha limitato al minimo indispensabile l’incursione di ingredienti provenienti dalla sua terra…fa eccezione la passione per i profumi della macchia mediterranea e dell’orto. Vero patrimonio dell’umanità, soprattutto in cucina e, di casa, anche in Tenuta Montemagno grazie al nostro orto che si affaccia direttamente sulle colline vitate.


Mysterium 2019

Ora che il brasato è pronto per essere servito, inizia il risico dell’abbinamento con il nettare di bacco. 

L’accostamento più ovvio e naturale è per assonanza e coerenza con il vino utilizzato per la marinatura: Barbera d’Asti Superiore Mysterium, annata 2019 per celebrare la più bella festa dell’anno con l’etichetta vincitrice dei 3 Bicchieri del Gambero Rosso.

Volessimo però celebrare il Natale con bollicine a tutto pasto, rimaniamo sempre nelle medesime vigne, quelle più vecchie della Barbera, e stappiamo il nostro TM Brut, un metodo Classico che ha nel vitigno regina del Monferrato la sua espressione per celebrare le festività. Ritroviamo tutte le caratteristiche tipiche della varietà (tannicità, mineralità e complessità aromatica), ammorbidite e rese estremamente piacevoli al palato dalle fasi di spumantizzazione.

 Il brasato, piatto nobile e importante, richiama sicuramente un calice dal lungo affinamento sui lieviti: 36 o 40 mesi nella versione Jeroboam, un abbinamento inaspettato e stupefacente.

Il nostro è un metodo Classico strutturato, complesso, dai sentori di lievito e crosta di pane, frutta matura, petali di rosa, polpa di pesche e albicocche appena colte, ma anche di prugna selvatica e ribes per le etichette dal lungo affinamento.

Il colore è unico: ritroviamo tutte le sfumature del rame e del bronzo, impreziosite da bollicine fini, molto persistenti e croccanti che predispongono il palato ai tannini e alla mineralità tipici del vitigno di provenienza, la Barbera d’Asti.

Non ci resta che alzare i calici, di Mysterium o TM Brut e brindare alla tradizione del Natale!

PS. Naturalmente vi aspettiamo per la riapertura del 1° marzo 2025 per farvi degustare il nuovo menù studiato dal nostro Executive Chef!

TMM

Barbera d’Asti Superiore Mysterium 2019 3 bicchieri Gambero Rosso. Un evento nell’evento


Un terno indimenticabile, per una prima memorabile!

13 ottobre 2024, una data da segnare in rosso (Gambero) sul calendario di tutti gli appassionati.

52 il numero da segnare sulla ruota di Roma, come le nuove cantine che si sono aggiudicate per la prima volta i Tre Bicchieri, massimo riconoscimento del Gambero Rosso. 

’19, ovvero 2019, l’annata di Barbera d’Asti Superiore Mysterium premiata con i Tre Bicchieri.

L’assegnazione dei Tre Bicchieri rappresenta solo la punta di diamante di anni di impegno, dedizione, innovazione e ascolto della natura, indispensabili per raggiungere questo importante riconoscimento. Ma l’evento che celebra la presentazione della Guida ai Vini d’Italia 2025 a Roma è solo il primo di una serie di appuntamenti che toccheranno le principali città italiane in un tour del gusto, alla scoperta delle eccellenze enologiche e della ristorazione.

Il 15 ottobre, due giorni dopo l’attesa cerimonia di premiazione, si è tenuta la prima cena del Gambero Rosso che ha riunito le eccellenze enologiche e della ristorazione. Un’occasione conviviale in cui l’alta cucina ha incontrato il meglio delle etichette della nostra penisola.

poster

Un menù che ha saputo raccontare territori, storie, curiosità delle nostre regioni, con abbinamenti per affinità o per contrasto…a insindacabile giudizio dei professionisti AIS e della redazione del Gambero Rosso.


La nostra Barbera d’Asti Superiore Mysterium 2019 è stata la degna rappresentante del Piemonte, durante la cena svoltasi al Palazzo delle Esposizioni, momento preceduto da percorsi degustazione e Masterclass durante i quali ospiti e avventori, hanno potuto accompagnare sfiziose portate alle eccellenze vinicole italiane.



Abbinamenti prestigiosi che, in occasione della cerimonia di assegnazione del riconoscimento per i migliori ristoranti d’Italia, le famose “Tre forchette”, avvenuta il 21 ottobre, ha visto rinnovarsi gli abbinamenti con le cantine vincitrici dei Tre Bicchieri alla cena di gala tenutasi al St. Regis Rom.

L’eccellenza del Gambero Rosso, unita al meglio della produzione vinicola italiana, rappresenta un’occasione unica per incontrare i nostri colleghi vignaioli e per degustare la nostra Barbera d’Asti Superiore Mysterium 2019.

Saremo presenti a Milano e Torino, i prossimi appuntamenti del Gambero Rosso, alla scoperta della Guida ai Vini d’Italia 2025 e delle etichette che hanno meritato i Tre Bicchieri Gambero Rosso. Vieni a trovarci.

(fonte: https://store.gamberorosso.it/13-eventi)

 

TRE BICCHIERI 2025 – MILANO 

5 dicembre 2024

ore 18.00-21.00

Hotel Melià – Via Masaccio 19, Milano

TRE BICCHIERI 2025 – TORINO

2 dicembre 2024

ore 18.00-21.00

Museo Nazionale dell’Automobile – Corso Unità D’Italia 40, Torino

Tenuta Montemagno

Profumi d’autunno tra storia e contemporaneità

L’autunno è la stagione dei profumi di bosco e dei colori caldi, scoprili nel menù de La Civetta sul Comò.

Tra storia e contemporaneità potrebbe essere il titolo di un libro che narra l’evoluzione della cucina in Monferrato, una terra legata alla sua collocazione geografica, il Piemonte, stretta fra Langhe e Roero, ma con una forte identità paesaggistica e pedoclimatica. In Monferrato troviamo infatti un’ampia varietà di coltivazioni che dipingono il paesaggio di colori, trame e sfumature diverse in ogni periodo dell’anno. Certamente la vite è la regina dell’agricoltura anche su queste colline particolarmente vocate alla produzione del nettare di Bacco, ma troviamo distese di noccioleti, girasoli, frumento, mais…che rendono unici i colori in ogni stagione. 

La grande ricchezza di colture è da sfondo ai profumi che si possono godere passeggiando tra le colline, alla scoperta di antichi borghi e questa biodiversità ha ispirato l’Executive Chef Giampiero Vento nello stilare le ricette che caratterizzano il menù autunnale de La Civetta sul Comò, il ristorante del nostro Relais&Wine in questa bellissima stagione, che ci invita alla degustazione dei grandi vini rossi della nostra Tenuta. 

Già l’antipasto ci proietta nell’equinozio che ha avuto inizio il 22 settembre. Una data che ha segnato l’inizio dell’autunno, nome che Giampiero ha voluto assegnare alla prima portata del nostro menù.

Ne “L’Autunno” il re incontrastato è il Boletus, meglio noto come “Porcino”, fungo che trova facile dimora tra i boschi di castagno e querce che popolano le nostre colline. Caratterizzato da un cappello carnoso e da un robusto gambo, è apprezzato per il profumo intenso di fungo, di sottobosco e di nocciola tostata che pervade la cucina e che impreziosisce la portata.

Giampiero, nell’interpretare il porcino, ha saputo valorizzarne le caratteristiche organolettiche attraverso una ricetta estremamente moderna nell’esecuzione e tradizionale nell’impiego degli ingredienti. Innanzitutto, il porcino crudo viene scottato rapidamente con olio EVO, con aggiunta di sale, aromi, una noce di burro e aglio, per essere poi marinato e passato in forno.

L'Autunno

Durante la marinatura, si prepara un crumble di pomodoro per aggiungere acidità e croccantezza al piatto. Il porcino verrà poi glassato con una riduzione di fondo di arrosto vegetale e vegano, una specialità tipicamente piemontese, reinterpretata dal nostro Executive Chef in chiave più moderna e leggera.

Glassatura, crumble di pomodoro, aromi e sapori del nostro orto guarniscono il piatto ed esaltano le note organolettiche e i profumi del Porcino, che sarà accompagnato da un rosso di medio corpo, tannico, connotato da un ampio bouquet aromatico come Austerum. Una Barbera d’Asti in purezza, dalle intenzioni gentili, dall’espressione classica e franca. Caratterizzata dal colore rosso intenso, dal profumo vinoso corredato da eleganti note di  ciliegia, lampone, ribes e frutti di bosco, in bocca si presenta morbido e vellutato, con sentori di confettura e frutti rossi, e una delicata nota speziata.

spirale di tonno di coniglio

Spirale di tonno di coniglio” è una delle portate che meglio rappresenta lo spirito innovativo dell’Executive Chef Giampiero Vento e sintetizza il suo percorso professionale. Al suo arrivo in Piemonte qualche decennio fa, questa ricetta è stata una delle prime ad essere reinterpretate mixando la territorialità e le origini siciliane. 

Un primo piatto che concilia la grande tradizione subalpina della pasta fresca con 30 tuorli d’uovo, per un raviolo a spirale frutto della grande manualità dello Chef e una farcia innovativa, contemporanea, moderna nella combinazione dei suoi ingredienti.

Principe del ripieno è il tonno di coniglio cotto a bassa temperatura in forno per molte ore, frullato con mozzarella di bufala affumicata per enfatizzare la componente grassa e “più golosa”, arricchita dall’aroma di limone grattugiato per bilanciarne acidità e freschezza. Un primo piatto che viene servito in sala con una riduzione di Alta Langa (Chardonnay), con aggiunta di panna fresca e uova di trota per enfatizzare l’armonia tra sapidità, acidità e dolcezza. 

L’abbinamento ideale è con il nostro Timorasso in purezza, un bianco con la struttura e il carattere di un rosso. Solis Vis, grazie alla sua spiccata mineralità e persistenza è in grado di contrastare e bilanciare le varie componenti della “Spirale di tonno di coniglio”, sia della sua farcia estremamente avvolgente, sia dell’involucro che, soprattutto, della ricca riduzione. 

L’autunno chiama un grande secondo, Chef Vento risponde con “Selvaggina”, protagonista una selezione di piccione francese. Il petto è disossato, marinato con olio EVO, sale e scottato in padella mentre la coscia è marinata in un gastrich di aceto di vino rosso, lampone e Ruché di Castagnole Monferrato. Petto e coscia sono impiattati accompagnandoli con le carote bicolore di Polignano, fucsia, viola, arancione, cotte all’interno del succo di lampone. Il piccione viene servito con il suo fondo ristretto e quello del lampone.  Un piatto estremamente ricco e importante merita un rosso degno di tale lignaggio come il nostro Invictus, Ruchè di Castagnole Monferrato.

selvaggina

Ancora una volta, in Tenuta Montemagno, abbiamo saputo valorizzare un vitigno autoctono importante, caratteristico del territorio, con una nuova interpretazione, sempre nel rispetto del rigido disciplinare.

Invictus è un vino di grande eleganza, vellutato e persistente che nasce con una raccolta tardiva, al fine di conferire grande struttura e personalità. E’ caratterizzato da un colore rosso scuro con riflessi porpora e nero, presenta note intense di rose, viole e frutta rossa matura. Al palato è spiccatamente tannico e aromatico e si connota per la grande longevità ed eleganza.

omaggio al Monferrato

Omaggio al Monferrato” è il dessert autunnale che nasce da uno stampo creato dallo Chef con il tappo della Malvasia. Una reinterpretazione della classica pera Madernassa, coltivata in Tenuta Montemagno, cotta al Malvasia, con una forma diversa, curiosa. Servita con una salsa inglese e una mou di Malvasia con cui viene glassato il dessert. 

Pera cotta nella Malvasia, chiama Dulcem, la nostra Malvasia di Casorzo, come abbinamento per concludere in dolcezza il menù autunnale. La Malvasia di Casorzo è un rarissimo vitigno a bacca rossa, considerato uno degli autoctoni per eccellenza e tra i più rari.

E’ caratterizzato da un aroma unico nel suo genere, che sprigiona delicati sentori di rosa selvatica e pesca bianca, e fragranze di fragoline di bosco, lamponi, mirtilli. Dulcem è una versione di Malvasia di Casorzo vinificata dolce petillant, prodotta da vigne con esposizione sud – sud ovest. Al palato è dolce e tannico allo stesso tempo, fresco e delicato con una buona vivacità e sensazioni di frutti rossi, fragola e fiori freschi.

Autunno in Montemagno è sinonimo anche di tartufo bianco, il re incontrastato della cucina piemontese nella stagione dei caldi colori. Il nostro Executive Chef Giampiero Vento sceglie di sposare appieno la tradizione per valorizzare un ingrediente estremamente delicato e prezioso. Spazio allora alla battuta al coltello di fassona piemontese, ai tajarin ai 30 tuorli e all’uovo al tegamino. Portate simbolo della cucina piemontese, semplici, in cui svetta la qualità della materia prima e l’impeccabile lavorazione degli ingredienti, tutti arricchiti dall’aroma tipico del tubero più famoso e apprezzato al mondo che trova dimora nelle nostre terre.

tartare
tajarin
uovo al tegamino

L’autunno ha ormai aperto le sue porte, non resta che varcare la soglia de La Civetta sul Comò, prenota un tavolo nella sala della torre e, perché no, una splendida notte tra le antiche mura delle nostre suite. Vieni a scoprire la Tenuta Montemagno Experience, un boutique hotel di grande charme nel cuore del Monferrato.

Mysterium 2019 tre bicchieri Gambero Rosso

3 bicchieri Gambero Rosso a Mysterium 2019, Barbera d’Asti Superiore di Tenuta Montemagno

La nostra Barbera d’Asti Superiore DOCG Mysterium 2019 si è aggiudicata il più prestigioso e ambito premio enologico del Gambero Rosso: 3 bicchieri!

Un vitigno che identifica ed esprime alla perfezione il terroir (come lo chiamano i cugini francesi) in cui è amorevolmente allevato: il Monferrato astigiano. 

In Mysterium 2019 ritroviamo tutta la forza, la potenza della Barbera d’Asti Superiore DOCG, elevata al rango di eccellenza grazie a una meticolosa selezione delle uve in vigna dalle prime giornate di foliazione, sino alla vendemmia.

I nostri agronomi dedicano un’attenzione particolare alle viti più vecchie (ormai ottantenni) della nostra tenuta, seguono quotidianamente il diradamento dei grappoli e del foliage per assecondare la vigna e le variazioni climatiche di primavera ed estate fino alla vendemmia, che avviene rigorosamente a mano, con il conferimento in cantina nel giro di pochissime ore dalla raccolta. 

I processi di vinificazione sono seguiti dal team di enologi coordinati da Gianfranco Cordero, nel rispetto del disciplinare di produzione delle DOCG, reso ancor più restrittivo dal nostro “metodo TM”, per garantire l’eccellenza di un’etichetta che è simbolo e icona della produzione enologica di Tenuta Montemagno.

Dalla prima vendemmia, correva l’anno 2009, ad oggi, Mysterium si è affinata, è cresciuta, ha assecondato i cambiamenti climatici, ma ha mantenuto sempre la propria identità: potenza ed eleganza, forza e raffinatezza, spiccata acidità e morbidezza. Opposti che si attraggono e trovano la sintesi nella nostra interpretazione di Barbera d’Asti, nata dall’intuizione di Tiziano Barea, imprenditore con una grande passione per il mondo del vino, di cui ha saputo valorizzare la tradizione coniugandola con l’innovazione dei processi di vinificazione, per ottenere vini sempre più salubri. 

Con il riconoscimento dei Tre Bicchieri da parte della giuria del Gambero Rosso siamo orgogliosi di fare parte di quel ristretto numero di cantine che saranno ambasciatori dell’enologia italiana nel mondo, al fianco delle storiche aziende piemontesi come Gaja, Giacosa, Oddero,…e tanti altri eccellenti vignaioli che portano sulle tavole di tutto il mondo il meglio del nostro territorio.

Perché, prima di tutto, anche a Tenuta Montemagno ci consideriamo vignaioli che ripongono passione e amore nel “fare vino”… sempre con lo sguardo all’innovazione e al futuro.

Mysterium 2019 è prodotta in circa 12.300 bottiglie dalle più antiche vigne della Tenuta, raccolta con vendemmia medio-tardiva ed affinata in legni di rovere di Allier: un terzo Barrique, un terzo Tonneaux e un terzo Botti grandi da 30 Hl.

Potenza, fruttuosità e freschezza accompagnano finezza, complessità olfattive minerali e una giusta tannicità che contraddistingue il vitigno di questo territorio. Il colore è rosso intenso, con riflessi tra il porpora ed il nero, dai sentori ampi, con spiccate note di ciliegia, terra e suadenti note boisé.

Al palato si presenta caldo, concentrato, giustamente tannico e dalla ottima persistenza aromatica. Con 15% Vol. Mysterium è l’etichetta ideale per accompagnare le portate più importanti e classiche della cucina piemontese autunnale, come i grandi primi piatti della nostra tradizione.

I vini di Tenuta Montemagno possono essere acquistati direttamente sul sito della cantina (www.tmwines.it), oppure degustati in enoteca o nei winebar e ristoranti che espongono le nostre etichette.

Notturno

Dalla tradizione più profonda, un menù che non ti aspetti

La Civetta sul Comò, ristorante del boutique hotel Tenuta Montemagno Relais&Wine, si contraddistingue sempre di più per l’innovazione e la contaminazione tra territori lontani.

Da quando alla guida del ristorante di Tenuta Montemagno troviamo l’Executive Chef Giampiero Vento, non è più un segreto che La Civetta sul Comò abbia intrapreso un percorso gastronomico che punta sulla riscoperta dell’identità di territori tra loro lontani, accomunati da un’origine che si ispira alla cultura popolare, reinterpretandoli in chiave moderna e gourmet. 

Originario della nostra maggior isola e alfiere della sua città natale, Palermo, Giampiero nei tanti anni di presenza in territorio sabaudo, ha saputo coniugare due culture gastronomiche geograficamente lontane, ma accomunate dalla paziente ricerca nell’impiego migliore dei prodotti che, vuoi la terra, vuoi il mare, possono offrire di stagione in stagione.

E l’estate si sa, per un siciliano, è LA stagione. Per un siciliano di casa in Piemonte, la stagione dell’anno più attesa diventa l’occasione per portare sulle tavole di Montemagno dei piatti in cui la Sicilia si fonde con le colline del Monferrato senza soluzione di continuità. 

Ne è testimonianza il menù estivo de La Civetta sul Comò. Citiamo solo tre portate che stanno riscuotendo particolare gradimento tra gli ospiti del Relais e i clienti del ristorante.

Il primo “Memorie”, ovvero gnocchi di panella con gambero rosso siciliano, estratto di finocchietto selvatico e crumble di pane tostato, rappresenta IL piatto della tradizione palermitana, il cui significato affonda le radici nella convivialità tipica dei siciliani e nel desiderio di condividere le “cose buone” in modo semplice e schietto. 

Giampiero reinterpreta in chiave gourmet il simbolo dello streetfood palermitano e dona modernità ed eleganza a questi gnocchi a base di farina di ceci e patate che profumano di gambero rosso siciliano. L’estratto di finocchietto selvatico dona al piatto grande freschezza, mentre il crumble di pane tostato aggiunge un pizzico di fragranza. I gnocchi, realizzati rigorosamente a mano, vengono presentati con una bisque ottenuta dai carapaci dei gamberi, profumata al finocchietto e al prezzemolo, per dare una spinta di sapori e aromi al piatto.

Quale tra le nostre etichette poteva reggere e valorizzare un piatto così saporito, ma al tempo stesso elegante, se non Solis Vis, da uve Timorasso in purezza.  I nostri terreni argilloso calcarei, ricchi di limo, esposti a sud est, ci regalano un bianco dai profumi unici di pietra focaia e frutta bianca, con una lunghissima persistenza e spiccata mineralità, l’ideale per predisporre il palato al prossimo gnocco di panella.

Spaghetti all’aglio nero di Voghera, un altro primo stupefacente e indomabile!

Un “azzardo”, così l’Executive Chef definisce, a caldo, questo piatto. A Giampiero piacciono le sfide e l’aglio, in cucina, è una grande sfida. Come cucinarlo per estrarre gli inebrianti profumi di una materia prima spesso bistrattata e considerata minore? Rosolato, trasformato in crema, estratto…tanti tentavi, fino ad arrivare alla soluzione suggerita dalla materia prima stessa.

Una vocina in cucina riecheggiava in continuazione “puoi fare di più per valorizzarmi”… ma Giampiero era ormai convinto che quell’aglio andasse “domato” più che valorizzato. Con quali armi? Innanzitutto, la scelta della pasta: uno spaghetto monograno Felicetti, ricco di amido, cotto in estrazione, fino a diventare nero, nero come l’aglio di Voghera. E poi esperimenti di abbinamento: con verdure, frutta, pesce…NIENTE. 

Ma la soluzione, come spesso accade, era lì, sotto gli occhi dello Chef, in un pentolone sempre fumante e profumante la cucina. L’unico sapore che poteva domare e valorizzare la ricchezza aromatica dell’aglio nero di Voghera, era il “fondo di vitello ristretto” cotto per ben tre giorni, un grande classico della cucina del nostro territorio. Il retrogusto caramellato, bilancia ottimamente i sapori di nocciola tostata, liquirizia e la sapidità dell’aglio. Fino ad ora la ricetta è stata creata per contrasto, ma il tocco finale è dato per assonanza: l’aggiunta della mandorla tostata richiama e valorizza i profumi tipici di nocciola tostata dell’aglio e aggiunge quella sensazione di materia durante la degustazione di questo piatto tutto da domare.

E quale miglior alleato per assaporare al meglio un piatto così difficile, se non Nobilis, il nostro Ruché di Castagnole Monferrato. Un Ruchè che si contraddistingue per i riflessi granato che spiccano nel rosso rubino che pervade il calice e una palette di aromi estremamente complessa: dai sentori di rose fresche e viole, alla frutta rossa in piena maturazione sino all’essenza di eucalipto. 

Aglio nero di Voghera, sei definitivamente domato!

Ma, lo stupore del nostro menù estivo non termina con la resa dell’aglio a sua maestà il Ruché.

Perché Giampiero si cimenta con un piatto di cacciagione assai difficile da trattare per il gusto importante, deciso e pungente della carne.


Dal Cortile” – Oca cotta rosa e il suo fondo, ciliegie confit, millefoglie di patate al Ruchè di Castagnole e liquirizia.

L’oca, un “pennuto” che fa sorridere al pensiero di annoverarlo tra la “cacciagione” e che rappresenta una vera e propria sfida in cucina. L’ennesima. Vinta grazie a una lenta cottura sottovuoto con ciliegie confit, che giunge dopo aver marinato la carne in abbondante vino bianco dalla spiccata acidità. La carne viene servita su una millefoglie arrotolata di patate cotte nel Ruchè e liquirizia, per creare un fondo molto aromatico e dolciastro. 

L’abbinamento, in questo caso, è per assonanza di aromi: Mysterium, la nostra Barbera d’Asti Superiore si è rivelata la miglior etichetta per valorizzare un piatto che potrebbe ricordare l’autunno, ma che servito sul nostro terrazzino, coccolati dalla brezza che la sera si leva dalle colline circostanti Tenuta Montemagno, si rivela un’ottima portata anche nelle serate di questa bellissima stagione.

Si sa, l’estro di uno Chef si misura anche con l’abilità nel creare il ricordo della cena, nello stimolare il desiderio di ritornare a quello stesso tavolo e…il dessert gioca un ruolo determinante.

Con “Dolce TorinoCremoso al Gianduia e caramello salato, salsa alla vaniglia e biscotto al caffè selezione “Lavazza”, Giampiero ci porta in tavola la lunghissima esperienza in terra piemontese, omaggiandone il capoluogo. La base di questo goloso dessert sono le nocciole gentili IGP coltivate in Tenuta Montemagno, una vera chicca da degustare con le nostre grappe, l’aggiunta di cioccolato bianco al 44% e un biscotto al caffè selezione “lavazza”.

L’aromaticità della mousse al Gianduia è ben contrastata dalla sapidità della base al caramello salato e della salsa alla vaniglia, un mix di sapori che esplodono con il caffè amaro versato al momento.

Il naturale abbinamento con un dessert così ricco di aromi e sapori? Dulcem, da uve Malvasia di Casorzo, vitigno autoctono per eccellenza del Monferrato. Di colore rosso intenso con delicati riflessi purpurei, Dulcem nasce da vigne con più di 25 anni, esposte a sud sud ovest. La fragranza è il suo segno distintivo, come gli aromi intensi di fragoline di bosco, lamponi, mirtilli e i sentori di rosa selvatica.

Stelle

L’estate sotto le stelle del Monferrato

Osservazioni della volta celeste e cinema sotto le stelle per accompagnare i nostri percorsi degustazione.

Nasce dalla passione del nostro Presidente per la volta celeste, il programma estivo di Tenuta Montemagno. Sfruttando la favorevole posizione del Relais, sito sulla sommità della collina e al centro dei 100 ettari che circondano Tenuta Montemagno, in un’area priva dall’inquinamento luminoso, durante alcune serate d’estate (22.06_20.07_09.08) organizziamo sia per gli ospiti della struttura, sia per tutti i clienti che vorranno provare un’esperienza memorabile, l’osservazione della volta celeste con una guida astronomica che ci condurrà alla scoperta delle costellazioni visibile dal 45° parallelo. Una zona vocata non solo per la coltivazione vinicola, ma anche particolarmente favorevole per scrutare il cielo nelle terse sere d’estate.

Giampiero Vento, Executive Chef de La Civetta sul Comò, preparerà un percorso degustazione dedicato a queste serate, un’esperienza degna delle stelle che si potranno scoprire una volta alzato lo sguardo verso il buio profondo del cielo del Monferrato.

Chissà, che dal naturale terrazzo panoramico della Tenuta, non si riescano a scorgere le costellazioni che hanno battezzato alcune delle nostre proposte più esclusive e hanno dato vita alla linea regalistica come Gemini, la costellazione dei Gemelli (1 bottiglia di Barbera d’Asti Superiore Mysterium + 1 bottiglia di Timorasso in purezza Solis Vis), Polaris ovvero la stella polare, la più luminosa della costellazione dell’Orsa Minore, che trova corrispondenza in una confezione di Solis Vis (Timorasso) e Invictus (Ruché di Castagnole Monferrato) oltre a due bicchieri degustazione, le due stelle della nostra linea Selezione; Lyra, a cui appartiene Vega una delle stelle più luminose del Triangolo Estivo, celebrata dal nostro Grignolino Ruber e dal Sauvignon Musae. Gli amanti della volta celeste saranno felici di scoprire Orione, a cui è dedicata la nostra proposta Rigel, composta da una bottiglia di Ruber (Grignolino d’Asti), Austerum (Barebra d’Asti) e Nymphae (blend di Sauvignon e Timorasso) o ancora la famosa Cassiopea a cui è dedicata una confezione di Barbera Superiore d’Asti nel formato Magnum, per assaporarne al meglio la complessità aromatica.

La proposta estiva di Tenuta Montemagno prosegue con gli appuntamenti del cinema sotto le stelle, sempre accompagnati da proposte gastronomiche a tema, ideate dall’estro del nostro Chef Giampiero Vento.

Le creazioni culinarie saranno il degno fondale per proiettare le sensazioni che scaturiranno dalla degustazione delle nostre etichette, in un percorso che valorizza i menù a Km0 de La Civetta sul Comò con i nostri vini.

Le calde sere d’estate saranno allietate anche dalla musica dal vivo del nostro Maestro di piano. Le prime note risuoneranno sulle colline della Tenuta già all’ora dell’aperitivo per accompagnare gli ospiti durante la cena e celebrare così la sinestesia tra la musica e il piacere della tavola.

Calata la sera, i colori caldi che dipingono le colline del Monferrato durante le lunghe giornate estive, cedono il passo alla luce fioca della luna, al bagliore delle stelle e alle esperienze sensoriali che solo un luogo nato dalla passione e dall’amore per la bellezza può regalare. 

Tutto questo è Tenuta Montemagno, un gioiello incastonato nel cuore del più autentico Monferrato.

Scopri il programma degli eventi estivi e prenota la tua serata.

La Civetta sul Comò

Due percorsi gourmet sinuosi come i dolci pendii del monferrato

A La Civetta sul Comò due viaggi del gusto alla scoperta della tradizione piemontese con incursioni mediterranee.

Giampiero Vento, Executive Chef del ristorante La Civetta sul Comò, una vera eccellenza nel panorama gastronomico del Monferrato, ha portato in Piemonte i profumi e i sapori delle sue radici siciliane, fino a creare connubi inebrianti e innovativi. 

Aromi e sapori tipicamente mediterranei si fondono e valorizzano le materie prime di altissima qualità e a Km zero proprie della cucina piemontese e monferrina. Ma, le reminiscenze della “sua Sicilia” diventano anche gli ingredienti principali delle portate, per creare una carta innovativa e vocata a stimolare una vera cultura per la Cucina, quella con la “C” maiuscola.

La visione che ha portato lo Chef a definire il menù à la carte e i due speciali menù degustazione, si esprimono in questa direzione: una sosta golosa al TM Relais deve lasciare il ricordo di un’esperienza vissuta a tavola, tra materie prime eccellenti, a Km zero, preparate con sapienza per esaltarne le caratteristiche e sposarsi magnificamente con la proposta enologica di Tenuta Montemagno.

Un Relais&Wine che ha nell’ospitalità e nella propria cantina i segni distintivi del concetto di accoglienza all’insegna della qualità. E così, la nuova ricetta nasce con l’idea di essere abbinata a una nostra etichetta per ricreare una sinestesia indelebile nel ricordo del nostro ospite. 

Vino e cibo, cibo e vino, un binomio che a La Civetta sul Comò è inscindibile.

La nostra proposta gastronomica nasce e si evolve quotidianamente nel solco del rispetto della grande tradizione piemontese e dell’innovazione, che si ritrova a tavola con interpretazioni vocate alla leggerezza, alla freschezza, a matrimoni di gusto spesso arditi, ma in grado di festeggiare le nozze di platino.

Ricette, piatti o, come si ama scrivere oggi, food experience talmente innovativi da divenire degli “instant classic” nel nostro menù. Per guidare gli ospiti a una scoperta consapevole della proposta gourmet de La Civetta sul Comò proponiamo, oltre al menù à la carte, anche due percorsi degustazione da quattro o sei portate, ognuna abbinata ad un’etichetta della nostra cantina. L’offerta è ampia e può contare su un metodo Classico da uve Barbera (24/36 mesi di affinamento), da bianchi molto aromatici come il Sauvignon Gris o particolarmente minerali come il Timorasso, fino ai grandi classici prodotti da uve a bacca rossa come la Barbera, il Grignolino o il più importante autoctono del Monferrato: il Ruché vinificato seguendo rigorosamente il disciplinare di produzione e in una variante con uve appassite in vigna.

menù degustazione cambiano al mutare delle stagioni o…in base alle sperimentazioni dello Chef, perché l’istrionico Giampiero è come il vulcano della sua terra d’origine, mai sopito. E allora, un viaggio al vicino mar ligure per riassaporare i profumi dello iodio, una passeggiata sulle colline che circondano la Tenuta, o un sopralluogo nell’orto di erbe aromatiche, risvegliano i sensi e la voglia di creare del nostro Chef.

Così è nata una ricetta particolarmente innovativa, divenuta un “grande classico” della nostra carta: Carciofo & Gin.Scoprila e…prenota un tavolo per assaporarla nell’atmosfera unica de La Civetta sul Comò.

Carciofo & Gin 

Carciofo d’Albenga confit, tuorlo d’uovo al gin “selezione Gin Mare” e spuma di Parmigiano 30 mesi “Vacca Rossa”.

Una ricetta che nasce dalla memoria del cuore. Dal ricordo di un quartiere di Palermo, La Cerva, conosciuto e apprezzato per le ricette legate a un ortaggio tanto spinoso quanto ricco di gusto e minerali: il carciofo.

La vicinanza di Montemagno alla Liguria ci porta a ricercare una vera eccellenza di questa regione: il carciofo spinoso di Albenga, caratterizzato da un’insolita dolcezza e morbidezza, tanto da poter essere consumato crudo, gambo compreso.

Gli ingredienti di questo piatto sono semplici: carciofo, uovo, parmigiano reggiano da Vacche Rosse stagionato 30 mesi e Gin, nella variante Mare. Sono le mani sapienti di chi sa destreggiarsi fra i fornelli che li unisce per dare vita a una prelibatezza unica.

Sapori di terra e profumi di mare si fondono in un piatto gourmet, proposto come un ricco antipasto a La Civetta sul Comò.

Una volta cotto al forno il carciofo, lo si adagia sul piatto da portata e poniamo il tuorlo di un uovo all’interno del suo cuore caldo, per aggiungere l’elemento più grasso ad un vegetale noto per la sua mineralità.

Una volta che il tuorlo inizia la sua naturale cottura dovuta all’induzione del calore trasmesso dalle brattee del carciofo, aggiungiamo poche gocce di Gin Mare leggermente dealcolizzato. Il Gin dona al piatto una elegante spinta aromatica, caratterizzata dai profumi tipici della riviera ligure: rosmarino, olive, basilico…un tuffo nel mare dai dolci pendii del Monferrato. 

Il perfetto equilibrio lo si raggiunge con l’aggiunta della spuma di Parmigiano Reggiano da Vacca Rossa stagionato 30 mesi. Le particolari caratteristiche organolettiche di questa preziosa varietà di parmigiano esaltano sia la componente amara del carciofo, sia la consistenza dell’uovo.

Pochi ingredienti abilmente lavorati per non snaturarne le proprietà e una loro sapiente interpretazione, rendono il nostro “Carciofo&Gin” il piatto ideale da abbinare a un importante vino bianco del Monferrato: Solis Vis, ottenuto da uve Timorasso in purezza. 

Se siete giunti al termine della prima puntata del nostro viaggio degustazione, non vi resta che sperimentare l’abilità del nostro Executive Chef e prenotare un pranzo o una romantica cena a La Civetta sul Comò. Vi aspettiamo!

Around the world

Around the World

Degustazione & eventi marzo/aprile 2024

Scopri i prossimi appuntamenti dove degustare i vini di Tenuta Montemagno in Italia e nel mondo.

Tutti coloro che desiderano prenotare la propria visita a uno o più di questi incontri, possono inviare una email cliccando qui.

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2-4

MARZO

2024

Salone del vino

Magazzini Grandi Riparazioni

Torino

Saremo presenti con la nostra barbera Mysterium 2018 e il Ruchè Invictus 2022 al banco d’assaggio organizzato nello stand del Consorzio della barbera Vini Asti e Monferrato.

3/4

MARZO

2024

TEAM’S DAY 2024

Villa Appia Antica

Via Pompeo Licinio, 85

00178 Roma

Due giorni organizzate dalla nostra agenzia su Roma dedicata ai professionisti dell’HoReCa. Degustazioni delle nuove annate per tutte le etichette di Tenuta Montemagno: rossi, bianchi e bollicine metodo Classico. Per accedere all’evento è richiesto l’accredito; invitiamo gli interessati ad inviare una mail, clicca qui.

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4/5

MARZO

2024

Vinology

Enoteca Bianchi Bazzi

Via La Croce, 15

Colico (LC)

Un Open Day di due giorni organizzato da un’enoteca fra le più attive nel promuovere la degustazione e la conoscenza dei vini Tenuta Montemagno. Nel corso dell’evento, aperto a professionisti e amanti del buon bere, saranno presenti tutte le etichette di Tenuta Montemagno: rossi, bianchi e bollicine metodo Classico. Un appuntamento imperdibile per degustare i vini del Monferrato, alle porte della Valtellina, culla del Nebbiolo delle Alpi.

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10/11

MARZO

2024

ProWein 2024

Messe Düsseldorf, Germania

L’intera gamma di vini Tenuta Montemagno alla fiera internazionale di settore più prestigiosa, dedicata ai professionisti del mondo vinicolo e horeca. I nostri vini saranno in degustazione allo stand H15 – A77.

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15/16

MARZO

2024

Open Day Zurigo

Zurigo, Svizzera

L’importatore e distributore dei vini Tenuta Montemagno per il cantone Svizzero di lingua Tedesca organizza un Open Day di due giorni, aperto a tutto il pubblico svizzero e non solo, dall’Horeca agli appassionati di vino e del buon bere. Vini rossi e bianchi autoctoni, come Timorasso, Barbera d’Asti, Ruchè e Grignolino, blend di vitigni internazionali come il Sauvignon o il Syrah e il nostro metodo Classico da uve Barbera, saranno i protagonisti di questi due giorni di degustazioni.

Per accedere all’evento è richiesto l’accredito; invitiamo gli interessati ad inviare una mail, clicca qui.

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15-17

MARZO

2024

Grignolino Nobile Ribelle

Grazzano Badoglio

Evento alla III Edizione organizzato dall’AIS Asti a Grazzano Badoglio. Tenuta Montemagno sarà presente con un banco d’assaggio di tutta la produzione della DOC Grignolino d’Asti e Grignolino del Monferrato Casalese con il nostro Ruber 2022.

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14-17

APRILE

2024

Vinitaly

Veronafiere

Verona

L’intera gamma di vini Tenuta Montemagno alla fiera italiana di settore più prestigiosa, dedicata ai professionisti e agli amanti del mondo del vino.

I nostri vini saranno in degustazione al Pad.10 Stand A2

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Invictus-Gambero Rosso

Un dicono di noi davvero speciale

Ruchè Invictus di Castagnole Monferrato, tra i 6 migliori #Ruchè per rapporto qualità/prezzo secondo Gambero Rosso.

Chi, amante del vino, non conosce il “Gambero Rosso”?

Ecco un breve estratto della presentazione tratta dal portale ufficiale “Gambero Rosso è la piattaforma leader per contenuti, formazione, promozione e consulenza nel settore del Wine Travel Food italiani. Offre una completa gamma di servizi integrati per il settore agricolo, agroalimentare, della ristorazione e dell’hospitality italiana che costituiscono il comparto di maggior successo con un contributo rilevante per la crescita costante dell’economia.” 

Come dire, #GamberoRosso è la massima istituzione nel settore food&wine presente in Italia. 

Al “Gambero” si deve l’assegnazione di prestigiosi premi e ambìte segnalazioni, a cui i produttori aspirano come attestazione di una qualità spesso invisibile al consumatore. I famosi e famigerati “bicchieri”, assurti a simbolo dell’eccellenza vinicola, rappresentano la sintesi degli sforzi fatti prima in vigna e poi in cantina dai produttori, noti e meno noti, da aziende agricole a conduzione famigliare o da aziende con centinaia di ettari coltivati a vite.

Il #GamberoRosso rende anche omaggio a tanti “vignaioli” che si impegnano in produzioni di eccellenza, proposte con un ottimo rapporto qualità prezzo

Perché bere bene non deve essere sinonimo di esclusività, ma dovrebbe essere un’opportunità per qualunque amante del nettare di bacco.

Sulla strada della diffusione di questa “democratizzazione della qualità”, il #GamberoRosso ha fatto sosta in #Piemonte, nel #Monferrato, in quel lembo di territorio al confine con le più note e blasonate Langhe, caratterizzato da un’orografia e da terreni che esprimono vini complessi, potenti, ma anche molto eleganti e aromatici.

In Tenuta Montemagno il #Ruchè è rappresentato da ben due etichette: Nobilis, espressione della tradizione e Invictus, che nasce da una vendemmia tardiva, per dare ancora più carattere a quelle note aromatiche e ai tannini tipici del vitigno che cresce nell’area di Castagnole Monferrato, in totale sette comuni, tra cui Montemagno.

Invictus

Proprio Invictus è stato selezionato dal #GamberoRosso come uno tra i 6 migliori #Ruché di Castagnole Monferrato per il rapporto qualità prezzo, presenti nella storica guida “#Berebene 2024” con una valutazione da 90 punti in su, nella fascia di prezzo di 20€. 

La selezione effettuata dai critici è frutto di una media dei prezzi presenti on line, in cantina o sugli scaffali delle enoteche. Un risultato che ci rende particolarmente orgogliosi perché pionieri nell’interpretare questo vitigno con tanto lavoro in vigna, tale da consentire di vendemmiarlo dopo un appassimento in pianta, lasciando solo i 3 grappoli migliori per ogni pianta con il taglio del tralcio che li regge, per interrompere il vaso linfatico e far sì che i grappoli appassiscano senza che la pianta possa riprendersi le sostanze nutritive accumulate in tanti mesi. La tiratura di questo Ruchè che vede la luce nelle migliori vigne esposte a sud / sud ovest, accarezzate da una continua brezza, è di circa 16.000 bottiglie in base alle annate.

L’annata 2021 del Ruchè Invictus si caratterizza per un bouquet aromatico estremamente ampio, proprio del vitigno di provenienza, arricchito da note tipiche del terreno argilloso calcareo con marne ricche di limo e ph alcalino su cui giacciono le vigne: fiori, note di ciliegia matura e pera, petali di rosa e viola, sentori di menta, eucalipto e pietra focaia, per chiudere con ampi sentori di macchia mediterranea tra cui spiccano l’erba salvia e il rosmarino.

I riflessi rosso rubino carico tendente al granato preparano a un palato che si contraddistingue per note marcatamente speziate tra cui spiccano pepe e cannella, arricchite nell’intensità dal procedimento di raccolta tardiva  delle uve che dona longevità ed eleganza uniche.

Oltre alle classiche denominazioni D.O.C (Monferrato Bianco: Sauvignon, TimorassoMonferrato Rosso, Grignolino, Malvasia) alle più nobili D.O.C.G. (Barbera, Ruché), in Monferrato troviamo superbe espressioni della #Barbera d’Asti (Austerum e Mysterium), dal carattere più austero della cugina d’Alba , del #Grignolino d’Asti (Ruber) che, a dispetto del diminutivo nel nome è espressione di un rosso tanto eclettico nelle occasioni di abbinamento, quanto ricco di aromi e del #Ruché, l’autoctono per eccellenza del #Monferrato, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

La sfida è ora aperta: assaporare il più classico Ruchè Nobilis o lasciarsi conquistare dall’aristocratico Invictus

La risposta non può nascere che da una “degustazione orizzontale”, portando sulle nostre tavole entrambe le etichette. A voi la scelta!

Scopri di più sui rossi del Monferrato di Tenuta Montemagno

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Panna cotta ai porcini

Dal dolce al salato, un piatto da veri gourmet per una ricetta autunnale

L’autunno per il Monferrato, si sa, è il periodo della vendemmia e dei tartufi. La prima si è conclusa da poco e ne abbiamo parlato in questo articolo. Per il tartufo, invece, siamo entrati da poco nei due mesi più effervescenti con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (7.10-03.12.2023)

In questo periodo non mancano in Tenuta Montemagno gli appuntamenti enogastronomici legati al più famoso dei funghi ipogei. Ne è riprova un menù degustazione al tartufo de La Civetta sul Comò, il ristorante di Tenuta Montemagno relais & Wine; dall’antipasto sino al dolce, una carrellata di portate dove regna sovrano il tartufo (rigorosamente bianco d’Alba), accompagnate da altrettanti vini della cantina di Tenuta Montemagno, primo su tutti il nostro Barolo Soranus.

Oltre a questo menù, Giampiero Vento, Chef Executive de La Civetta sul Comò, ha voluto creare quest’anno una nuova ricetta ispirata sia agli ingredienti tipici del Monferrato, sia ai profumi della natura e della terra tipici di questo periodo dell’anno, mixando sapientemente materie prime che non ti aspetteresti di trovare in un dessert o… per un’entrée.

“Questo piatto nasce da una sfida personale”, afferma lo Chef Vento, “che ho voluto affrontare per rendere gourmet un dolce piuttosto semplice, come la panna cotta, creandone una versione salata”.

Il fungo porcino

L’utilizzo del fungo porcino nella preparazione è stato piuttosto impegnativo e ha richiesto numerosi tentativi e assaggi. I funghi vengono cotti, frullati e setacciati per rendere una crema liscia alla quale viene successivamente aggiunta la gelatina.

L’obiettivo di questo passaggio è ottenere una consistenza simile a quella della panna cotta. Il porcino offre al palato un gusto deciso di bosco e natura; nel corso delle prove si è notato che questo sapore, piuttosto intenso, risultava un po’ invadente. È stato quindi necessario trovare un ingrediente che ne ammorbidisse il gusto.

“Nel cercare questo ingrediente”, continua Chef Vento, “ci siamo fatti ispirare dal connubio che spesso troviamo nei ristoranti e nelle trattorie gourmet, dove l’insalata di funghi porcini è accompagnata da scaglie di grana. Abbiamo così creato una spuma usando parmigiano da vacca rossa; questo abbinamento dona la parte sapida e grassa, che arrotonda con delicatezza il gusto del fungo porcino”.

L’olio di foglia di vite

Il tocco finale d’accompagnamento è stato suggerito volgendo lo sguardo all’esterno delle finestre delle cucine che si aprono proprio su una parte delle vigne di tenuta Montemagno. “Abbiamo preso alcune foglie di vite”, prosegue Vento, “e ne abbiamo estratto un olio dal forte sapore di bosco d’autunno, che ben duetta con gli altri ingredienti della panna cotta”. L’estrazione, avvenuta dopo lavaggio e sterilizzazione delle foglie, ha prodotto un olio complesso e profumato che ha consentito così l’ideale completamente del piatto.

Il vino in abbinamento

Una panna cotta che non è dolce ma salata, con quale vino va abbinata? Fra le etichette della nostra cantina abbiamo trovato che il Ruché Nobilis, caratterizzato da grande eleganza, persistenza e con un gusto estremamente vellutato, valorizzi al meglio i profumi e i sapori del piatto, in modo equilibrato e senza invadenza. Un connubio regale, come lo sono gli ingredienti di questo “dolce – salato”.

Se questa panna cotta per veri gourmet ha stuzzicato il vostro palato, vi aspettiamo alla Civetta sul Comò per degustarla con uno dei nostri menù della tradizione, oppure con lo speciale menù tartufo. Potete prenotare il vostro tavolo a questa pagina.

A presto e…buon appetito!

Nobilis