Targa vigna Ruché Tenuta Montemagno

Gli autoctoni di Tenuta Montemagno – il Ruchè

Il Ruchè è senza dubbio uno dei vini autoctoni per eccellenza della zona del Monferrato Astigiano, un vino tra i più rari tra quelli coltivati in questo territorio. Si dice che il nome derivi dall’oggi scomparso convento di San Rocco (San Roc) nel comune di Castagnole Monferrato, vicino al quale dei monaci cistercensi provenienti dalla Borgogna, ne impiantarono il vitigno, intuendone l’habitat ideale. Altri documenti fanno derivare il nome dal dialetto piemontese “Rochè”, che indica pendii collinari scoscesi, adibiti a vigneto e rivolti al sole.

Di questo vitigno negli anni ’60 si persero le tracce, ma grazie alla passione e alla competenza di Don Giacomo Cauda, assegnato a Castagnole nel 1964, furono riportate le vigne alla produzione con grande dedizione e spirito di sperimentazione. Nacque così un vino di alta qualità, un tempo prodotto limitatamente e quindi utilizzato solo per le ‘grandi occasioni’.

Tornando ai giorni nostri, nel 2010 il Ruchè ottenne il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita che comprende in tutto 7 comuni, fra i quali Montemagno, con oltre 160 ettari coltivati.

Dalle uve Ruché si ottiene un vino particolare, lievemente aromatico, dalla relativa bassa acidità, di buona alcolicità e di corpo equilibrato con un originale impatto gusto-olfattivo; nel complesso riesce sempre ad esprimere armonia ed equilibrio con morbidezza ed eleganza. Il suo profumo è intenso e si caratterizza per spiccate note floreali e speziate, talvolta unite a sentori di frutti di bosco e marasca che regalano una lunga persistenza. Nella produzione di Tenuta Montemagno trovano posto ben due etichette di Ruché: NOBILIS, vino caratterizzato da una grande eleganza, vellutato e persistente, e INVICTUS, appartenente alla linea SELEZIONE, le etichette TOP della cantina. Quest’ultimo è figlio di un’intuizione di Tiziano Barea, della competenza dell’enologo Gianfranco Cordero e della profonda conoscenza del terreno da parte di Maurizio Cerrato, agronomo della Tenuta.

Invictus nasce infatti dall’idea di una vendemmia tardiva; l’uva viene portata ad una sovra maturazione per ridurre l’acidità, elevare il grado zuccherino (per incentivare la gradazione), la struttura e i profumi. L’esposizione dei vigneti sul versante Ovest consente alle uve di maturare in modo ottimale, senza il rischio che il sole troppo caldo bruci i grappoli. In questo modo aumenta il contenuto zuccherino del grappolo e si mantengono intatte tutte   le componenti aromatiche.

Il terreno compatto e argilloso che circonda Tenuta Montemagno, unitamente al microclima che si forma all’altezza del 45° parallelo, danno corpo ad un Ruchè decisamente strutturato e sincero, che viene affinato e reso elegante in cantina. È proprio l’intensa interazione tra lavoro in vigna, qualità del terreno e lavorazione in cantina che da’ luogo a un vino con un carattere molto particolare come Il Ruchè di Tenuta Montemagno.

Da buon Piemontese, questo vino si abbina perfettamente ai piatti tipici della cucina regionale, che siano i grandi primi o i secondi di carne, o le interpretazioni più moderne della classica cucina monferrina. Madre di tutte le ricette del territorio sono certamente gli Agnolotti al sugo d’arrosto interpretati magistralmente dal nostro Executive Chef, Giampiero Vento.

Una ricetta semplice, realizzabile anche a casa, nella quale il Ruché NOBILIS entra in gioco sia durante la preparazione del piatto, sia come ideale accompagnamento. Sul nostro shop online, è possibile approfondire le caratteristiche dei nostri Ruché: NOBILIS, e INVICTUS e farli arrivare direttamente sulla tua tavola.

Prova a cucinare la ricetta proposta dal nostro chef, posta le tue foto o i tuoi video e tagga #tenutamontemagno.

Se invece preferisci lasciare l’arte della cucina ad altri, ma apprezzi il buon vino, ti invitiamo ad acquistare il nostro Ruché e a “taggarci” nel momento della degustazione, svelandoci i tuoi abbinamenti preferiti.